Caro mio ti dedico questo post senza fare nomi e senza scagliarmi direttamente contro di te perchè non avrebbe senso, visto che non ci conosciamo e tu ovviamente a me non hai mai fatto nulla, se non andare in giro per il mondo grazie a viaggi pagati anche da Youtube per parlare di cose frivole.
Ho visto che sei andato a vivere a Parigi per un anno e ci allieterai con i tuoi vlog tutti i santi giorni, brevi video che già ci scommetto inizieranno dalla ricerca della casa, al tour della casa, alle pulizie della casa, al cane in casa, alle brioche che mangerai in casa e quant’altro. Quello che mi fa incazzare di questo tuo progetto (liberissimo tu di farlo, sia chiaro) è il fatto che sei andato a Parigi perchè fa figo, perchè fa fescion, perchè è circondata da un’aurea artistica, e tutto questo senza conoscere una benché minima parola di francese. Allora dico: ma seriamente?
Devi sapere che i francesi, parigini soprattutto, ti tratteranno di merda perchè non parli la loro lingua e sarà dunque per te piuttosto difficile trovare lavoro: non solo, la ricerca di una casa è molto complessa visto che per poter avere un affiitto devi per forza possedere un contratto a tempo indeterminato (CDI) o, eventualmente, chiedere ai tuoi genitori di fare da garanti per te.
Quindi quello che io mi chiedo, da persona che vicino a Parigi c’ha vissuto e da tre anni e più cerca di essere indipendente: ma non è che magari hai cagato fuori dal vasetto? Lo dico con un filo di invidia, lo ammetto, ma giusto perchè Youtube ti da due spicci per non fare fondamentalmente una mazza e perchè credo che arrivati ad una certa età bisogna rendersi molto più consapevoli di quali sono i limiti delle proprie ispirazioni, soprattutto se sono i nostri genitori o parenti a doverci mantenere.
Il messaggio poi è più in generale rivolto a tutti coloro che scelgono Parigi (ma anche Londra) come meta per le loro avventure e poi rischiano di fallire miseramente buttando via migliaia di euro solo perchè sono andati in un posto bellissimo ma del quale non conoscevano la lingua. Parigi è bellissima ma può essere un inferno viverci se non si conoscono le basi: tu temo non le conosca proprio visto la leggerezza con cui sei partito. Io in ogni caso il male non lo auguro a nessuno, per cui spero davvero che tutta la felicità con cui sei arrivato non diventerà angoscia perchè si rifiutano di farti lavorare dato che non parli la loro stupenda e perfettissima lingua.
Tanti auguri, a te e a tutti i tuoi colleghi.