L’estate del 1999 me la ricordo come quella in cui mi innamorai definitivamente della musica pop: quell’ormai lontano agosto (avevo solo 11 anni) passai qualche giorno a casa di un amico un po’ più grande che era un grande appassionato di MTV, tanto da costringermi a guardarmi tutte le Dancefloor Chart, la European Top 20 e forse anche Mtv on the Beach.
In quel periodo la top 20 era composta, in ordine sparso, da I want it that way dei Backstreet Boys, Baby One More time di Britney Spears, Pretty fly for a white guy degli Offspring e Wild wild west di Will Smith, fra gli altri: mi rendo perfettamente conto che non sto parlando di Pink Floyd o Bob Dylan ma sono canzoni e artisti che in qualche modo mi sono rimasti nel cuore e mi hanno fatto appassionare a quello che, un giorno chissà, potrebbe diventare il mondo dove lavorerò. Chi se ne frega se non hanno fatto la storia della musica.
Questo post, liberamente ispirato da questo articolo di Buzzfeed, riassume tutti i momenti musicali salienti del 1999. Preparate i fazzoletti per le lacrime di nostalgia canaglia.
Nel 1999 (anche se ad essere precisi dovremmo dire fine 1998) Baby One More Time di Britney Spears cambio letteralmente la storia della musica e dei video (oltre all’immagine delle scolarette in uniforme) per sempre.
Nello stesso album della Spears erano presenti anche Sometimes e (You Drive me) Crazy.
Il regno di Britney Spears come principessa del pop venne però messo a dura prova dall’arrivo dall’ex collega di Disney Channel Christina Aguilera, che in quell’anno pubblicò il suo primo disco omonimo trascinato dal singolo Genie in a bottle.
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Nel 1999 uscì Blue degli Eiffell 65, che ancora fa scatenare i metallari più convinti.
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In quell’anno uscì Come on over di Shania Twain: sarebbe diventato l’album femminile più venduto della storia della musica. Al suo interno, le due leggendarie hit That don’t impress me much e Man! I feel like a woman.
Rob Thomas e Santana duettavano in “Smooth”, primo singolo tratto dal capolavoro Supernatural.
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Jennifer Lopez debuttava come cantante con il primo disco “On the six”: nel video di If you had my love affogava uno dei primi coloratissimi iMac (e non dimentichiamoci di Waiting for tonight).
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Il 1999 fu un anno anche molto rock: fra gli artisti che fecero il debutto nel musibtiz anche i Blink 182 con il loro Enema of the State (traduzione “Clistere dello stato”), disco rimasto iconico per i fan. All the small things è a tuttora un vero e proprio inno generazionale.
Il 1999 fu l’anno della consacrazione definitiva a livello mondiale anche per Lenny Kravitz, che pubblicò le hit Fly Away e American Woman.
Anche le one-hit wonder furono molto fighe: fra le altre, la stupenda What It’s Like di Everlast, Save Tonight di Eagle Eye Cherry, We like to party dei Vengaboys, Big big World di Emilia e la celeberrima Mambo N 5 di Lou Bega.
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Buzzfeed l’ha definita la canzone più rappresentativa e iconica mai fatta da una boy band: sto parlando di I Want it that way dei Backstreet Boys. Pezzo uscito, ovviamente, nel 1999.
Nel 1999 debuttà anche Eminem: il suo primo pezzo, My name is, fece capire a tutto il mondo che era appena nato un nuovo e provocatorio modo di fare rap. Eminem al tempo fu una vera e propria rivoluzione.
Nel 1999 uscì anche uno dei video più bello mai girato dai Foo Fighters: Learn to Fly. La mia adorazione per questo gruppo iniziò proprio grazie a questa canzone e a Breakout.
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Nel 1999 uscì anche Kiss Me dei Sixpense none the richer, canzone che fece innamorare milioni di ragazzini (e ne fece nascere molti altri). Fu la colonna sonora dell’omonimo teen movie con Freddie Prince Jr.
Il 1999 fu anche e sopratutto l’anno delle Destiny’s Child, che pubblicarono due singoli della madonna come Bills Bills Bills e Bug a boo dal disco capolavoro The writing’s on the wall.
Quell’anno Lauryn Hill pubblicò il suo primo (e unico) disco di inediti da solista, The miseducation of Lauryn Hill. Avrebbe fatto la storia dell’R&B, ma ancora non lo sapeva.
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No scrubs delle TLC uscì proprio in quell’anno. Lisa Left Eye Lopez (quella che vedete in gif) morì qualche anno dopo in un tragico incidente stradale.
Livin’ la vida loca di Ricky Martin uscì nel 1999.
La canzone più venduta dell’anno però fu Believe di Cher, il suo singolo di maggior successo e uno dei più venduti della storia.
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In quella famosa TOP 20 c’era anche Scar Tissue dei Red Hot Chilli Peppers, una delle canzoni e dei dischi (Californication) a cui più sono affezionato. Il video del brano fu girato nella Death valley e il suo finale, con John Frusciante che gettava la chitarra giù dalla macchina aveva tutto il sapore della fine di una generazione. E di un secolo. E di un millenio.
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