Da quando ho iniziato ad andare all’università, il thé freddo è diventato mio compagno di avventure e sventure, diventando elemento FONDAMENTALE di ogni mattina: appena sveglio, subito dopo la pip’, devo e ripeto devo bere del thé freddo, possibilmente ghiacciato. Che vi devo dire, sono fatto così, credo e temo di essere entrato in dipendenza (anche se ammetto che in sua mancanza del succo Ace, non di arancai eh, ma Ace può essere un buon sostituto). Cominciamo!!
Ultima posizione per il The San Benedetto che mi fa cagarissimo: è ultra dolce, in tutte le sue versioni (limone, pesca e verde) ed è in assoluto quello che più sa di chimico. E poi lo ricollego ad una gita fatta a due passi da casa mia (che brutte le elementari, ma pure le medie, ma pure il liceo) dove venne giù il diluvio.
Quarta posizione per i “generici the industriali“: sto parlando di quei thé sottomarca che trovate nei supermercati tipo Lidl o Penny Market: sapore accettabile, ma anche qui spesso il livello di chimicità è alle stelle. Se capita l’occasione o fanno cagarissimo o sono strabuoni.
Terza posizione per l’Estathé, che però meriterebbe categoria a parte in quanto a sapore. Il Limone è ormai un’istituzione nel mondo food come alimento a sé, il sapore alla pesca è dolcissimo e quasi simile ad un succo di frutta. Dolce.
Nestea: ai tempi che furono era il mio preferito, poi ha cambiato ricetta ed è tutto cambiato. Continua a non convincermi al cento per cento ma è fresco e piacevole. In Spagna, o forse solo alle Canarie, ne producono una versione all’ananas che mi ha fatto suo.
Lipton: irrinunciabile, immancabile, ogni tanto non so perché introvabile! Ma perché? Il thé lipton al limone è una droga pura, in Francia avevano una versione al limone verde che era da orgasmo. Quello alla pesca, non ho mai capito perché, mi raschia la gola.
Quali sono i vostri thé freddi preferiti? La prossima rubrica credo sarà dedicata alle caramelle gommose migliori!
😀