Ieri sera si è tenuto all’Ippodromo delle Capannelle di Roma quello che era probabilmente il concerto più atteso in assoluto di tutto Rock in Roma: sto parlando del set live dei Muse, ospiti della Capitale per presentare il loro ultimo disco Drones. Un concerto che, secondo molti, ha deluso le altissime aspettative create negli ultimi mesi ma non solo: un evento organizzato con i piedi, o all’italiana che dir si voglia, che oltre a deludere ha anche fatto parecchio incazzare diversi fan della band di Bellamy. Ma cos’è successo esattamente?
QUI LA RECENSIONE DI ZIOMURO DEL CONCERTO DEI MUSE AL ROCK IN ROMA.
Condivido con voi il report di una lettrice di Ziomuro Reloaded, Valentina, che ringrazio per aver lasciato questo lungo commento:
60€ per un concerto dove: c’erano 55.000 persone ammassate una sopra l’altra con conseguenti svenimenti (miei compresi) soprattutto per i 40 gradi e nessun posto a sedere; il gruppo spalla ha iniziato con un’ora di ritardo portando anche i Muse ad iniziare alle 22:20 rispetto alle 21:00 previste; questi ultimi hanno suonato un’ora e dieci..ripeto UN’ORA E DIECI (!!!!!!!!!); il suono faceva ampliamento cagare (da rivalutare il Palalottomatica quasi quasi!) con un basso sporco, una chitarra stridula è una voce inesistente; una scaletta già stipulata dai suddetti Muse dove sono stati saltati 3 pezzi (per il ritardo? E sti cazzi..); nessuna scenografia degna del concerto di due anni fa all’Olimpico se non due palloncini tirati in mezzo al pubblico e dei festoni colorati sparati quasi a fine concerto..
UNO SCHIFO!!!!!
Ricordando lo spettacolo allo Stadio: posti a sedere; un audio che con la sua potenza è stato sentito ad alti volumi fino a Prati; effetti pirotecnici, una lampadina gigante e volante da cui spuntava una ballerina che roteava nell’aria e passava sopra il prato, il robottino, mascotte dell’ultimo album, che girava davanti alla prima fila, sketch di donne che bevono benzina, uomini d’affari che lanciano banconote sulla scia di Animal con successiva svolazzata delle stesse in mezzo al pubblico, prototipi di neuroni illuminati posti all’inizio delle tribune e della curva sud; un palco da invidia con una pedana che consentiva a Matthew Bellamy di suonare il suo piano in mezzo al pubblico…..e poi te credo che di quello spettacolo anno fatto il DVD filmato in 4K e poi riprodotto al cinema..costo? 57,50€! Durata? DUE ORE E MEZZO!
Se è stato per lo scandalo delle tangenti che avete dovuto pagare due anni fa, bravi proprio..vi siete fatti ripagare da noi! Complimenti!
Tutto questo succedeva mentre sulla pagina del Postepay Rock in Roma fioccavano foto inequivocabili e critiche parecchio dure agli organizzatori, particolarmente riguardanti la gestione del traffico umano in uscita, già stremato dalla temperatura torrida e da un concerto iniziato in ritardo e durato pochissimo:
Chi salta le transenne chi il muro di cinta chi le ringhiere per arrivare ai binari, discussioni, litigi, una calca di persone che devono passare attraverso un imbuto … Morale della favola noi e un sacco di persone esauste e sull’orlo di una crisi di nervi, siamo riusciti a prendere l’ultimo treno e dopo due ore e mezza dalla fine del concerto siamo arrivati di nuovo a Roma…
Che organizzazione carente anzi forse sarebbe meglio dire che l’organizzazione non c’è proprio stata!
Che pessima figura che avete fatto con tutte le persone che sono arrivate da fuori, italiani e non!
Che scelta dei partner discutibile in primis questo fantomatico Pisacane eventi che a qualche giorno dal concerto chiude le prevendite dei biglietti di ritorno per contare i pass emessi!
Una bruttissima esperienza … Da non ripetere assolutamente!
Contro la manifestazione e la gestione dell’evento è persino stata creata una petizione online:
Insomma, una vera pioggia di commenti critici nei confronti di un concerto, quello dei Muse, che da trionfo si è tramutato in un disastro: voi c’eravate? Vi andrebbe di condividere il post e farmi sapere la vostra opinione a riguardo?