Internet e il concetto di -cose che escono di mano-: ormai è d’obbligo che quando un fenomeno diventa virale a cascata poi arrivino decine di pagine Facebook correlate, Vine e Gif più o meno divertenti che riescono ad intrattenere il pubblico giusto per quelle 24 ore per poi rendere l’evento scatenante niente di più che un’immane rottura di coglioni. Di recente, ne abbiamo avuto la prova con la pagina Le profezie di Oriana, incredibilmente riuscito a stancare con post piuttosto triti dopo una sola giornata e, soprattutto, con la recente ondata di post comici legati ad Adele, al suo disco 25 (qui la mia recensione) al suo concerto all’Arena di Verona e all’ormai onnipresente Hello.
Impossibile che non vi siate imbattuti almeno una volta in un post su Facebook dedicato ad Adele nel corso degli ultimi giorni: la creazione dell’evento legato all’inatteso concerto scaligero ha scatenato un’ondata di ilarità che ha portato praticamente chiunque (soprattutto twitstar e pagine comiche) a scrivere battute e status dedicate ad Adele, alla tristezza delle sue canzoni e a quello che ci aspettiamo per il suo concerto, una valle di lacrime praticamente assicurata. Peccato solo che, passato il momento di risata a crepapelle per il messaggio in inglese maccheronico o l’ennesimo collage fra Adele e la borra (?) o Adele e Sandra Milo, si sia davvero superato il limite e, come da copione, i post hanno passato dal farci ridere al farci alzare a malapena uno dei due lati della bocca.
La cosa che davvero mi stupisce tanto è come la stragrande maggioranza delle persone in realtà non si sia stufata e riesca ancora anche soltanto a sorridere per post del genere: la mia reazione, ormai, è la stessa di quella magistralmente rappresentata dalla pagina Facebook “scrivere “ahahahahah” e stare serissimi davanti allo schermo“.
Tutto questo succede mentre Adele batteva un record mai raggiunto nella storia della musica (altro che i soliti record ciofeca tipo “la migliore seconda posizione per un’artista britannica in Australia dal 2004”): il suo 25 è stato infatti il disco venduto più rapidamente nella storia della musica, con più di 3 milioni di copie smerciate in appena una settimana. Avrei potuto farci un post a parte, certo, ma pure i post che raccontano dei record di Adele, alla fin fine, hanno un po’ rotto i coglioni.