Ziomuro aveva preso l’arrivo di Tidal come una bella occasione per smuovere un po’ le acque del mercato dello streming musicale in contrapposizione ad un servizio come Spotify che per quanto fantasmagorico e geniale (sì, sono un grande fan!) magari da certi punti di vista manca un po’ di originalità e di guizzo creativo. Beh, mi sbagliavo. A partire dai primissimi giorni di utilizzo Tidal si è rivelato quello che è, ovvero un copycat riuscito male con una grafica carina ma privo di qualsivoglia appeal verso il pubblico, che ha infatti iniziato a disiscriversi fin da subito. Per la disperazione di Kanye West.
Il rapper, che a breve farà uscire il nuovo disco (si dovrebbe intitolare The life of Pablo, ma chi sa che non cambi bome ancora?) ha pochi minuti fa fatto un clamoroso appello sul suo profilo Twitter, invitando tutti i fan ad iscriversi alla piattaforma di streaming prima che l’album venga pubblicato.
per favore, amanti della musica. Per favore iscrivetevi a Tidal! Ho deciso di non far uscire il disco per un’altra settimana. Vi prego iscrivetevi a Tidal.
I commenti su Twitter ovviamente si sono sprecati, da -il tweet più triste di sempre- a -Kanye West ha le pezze al culo- e così via, e d’altra parte come non essere d’accordo ma, d’altra parte, cosa ci volete fare Kanye non sta bene e mi sembra abbastanza chiaro: speriamo solo che sto disco non sia una ciofeca, che detesto quando ci fanno aspettare una vita per nulla.