La settimana del Festival di Sanremo 2016, conclusasi poche ore fa con la vittoria a sorpresa di Un giorno mi dirai degli Stadio, mi ha letteralmente stremato ma, allo stesso tempo, mi ha chiarito ancora una volta, come se non ce l’avessi già bene chiaro in testa, che il mestiere del giornalista e reporter musicale è fondamentalmente quello che voglio fare nella vita. Fu una cosa simile anche nel caso degli Mtv Europe Music Awards e relativa Mtv Music Week, e fu bellissimo.
Sono stati 5 giorni intensi, fatti di nastrini arcobaleno, ospiti eccezionali, polemiche (poche a dire la verità) ma anche di ottima musica e di tantissime visualizzazioni sul blog. ottenute anche grazie all’aiuto dello straordinario Mats, che ringrazio di cuore: è in occasioni come questa che mi sento davvero parte di una piccola comunità musicale di aspiranti giornalisti che cercano di mettere nel loro lavoro tutta la loro sconfinata passione. E poco importa, a questo punto, se nessuno mi paga per fare nulla o devo dormire pochissimo: la stanchezza vale la soddisfazione e lo sviluppo del mio percorso professionale e la mia formazione “home-made”.
Si è trattato di un bel Sanremo, un Festival dei record (è stato il più visto degli ultimi 11 anni) ma anche un Festival posato, senza eccessive volgarità o scivoloni. Si è trattato soprattutto di un Sanremo con tante belle canzoni, da quelle (le mie preferite) di Patty Pravo, Enrico Ruggeri e Caccamo/Iurato ma anche di Neffa, il vincitore delle Nuove Proposte Francesco Gabbani e Ermal Meta, o ancora Dolcenera e Lorenzo Fragola. 7 giorni di musica ed emozioni vissute dal sottoscritto in prima linea, sui social e sul blog, anche quando la sveglia al mattino era alle 5 perché c’era un treno per il Friuli da prendere per quel lavoro che, almeno fino a maggio, mi sosterrà economicamente, poi chissà.
Ore di sonno e Giga che, sia ben chiaro, perderei ancora per altre venti edizioni senza troppi problemi, perché è una delle poche cose che nella vita ancora riesce a darmi soddisfazione, la soddisfazione quella vera.
Z.