Questo post vi farà incazzare, parecchio, ma essendo io un signor nessuno già in partenza la cosa mi preoccupa poco. Premetto cbe sto cercando, in tutti i modi possibili e immaginabili, di dare una nuova svolta alla mia carriera lavorativa (da maggio sarò, almeno in linea teorica, senza un vero lavoro che mi permetta di vivere) di inserirmi in un settore che inizia a piacermi davvero tanto, quello della comunicazione online, scalpitando disperatamente per fare notare i miei pezzi, sia sul blog, sia su un altro giornale per cui ho il piacere di scrivere. Per fare questo, ogni fottutissimo giorno, mi devo scontrare contro i gusti della rete e di Twitter, che se da un lato è enorme fonte di contatti, soldi e visualizzazioni, dall’altro non perdona e spesso e volentieri ti fa cascare i coglioni. Il “caso Gabriele” ad Amici 15 e lo sfruttamento della sua immagine ad uso e consumo della comunità LGBT “media” è una delle cose che ultimamente più mi schifa, non trovo davvero altro modo per descrivere la cosa. Questo, fra le altre cose, è anche la ragione per cui su Ziomuro ho creato l’hashtag #lagentecercasololecazzate, quando mi trovo obbligato a parlare di puttanate e di gente nuda per attirare contatti.
Per quelli di voi che non sapessero di cosa sto parlando, dovete sapere che sto ragazzo belloccio (e, diciamolo pure, bravo a ballare) è diventato di recente oggetto del desiderio di gran parte di Twitter e dei principali e più celebri blog LBGT d’Italia (Bitchyf, Spetteguless su tutti) che hanno l’enorme fortuna (costruita precorrendo i tempi ed essendo sempre sul pezzo, quindi chapeau) di avere un tasso di condivisione sui social particolarmente elevato, il che assicura loro una gigantesca fonte di visualizzazioni quando un ragazzo così bello diventa protagonista, come in quasi tutte le ultime puntate di Amici, di balletti sexy creati ad hoc.
Ormai è piuttosto scontato che dietro alle coreografie di Gabriele, ancor prima della danza, ci sia un preciso progetto da parte della produzione, una vera e propria strategia di marketing dedicata a quel pubblico LGBT “medio” che certamente andrà a cercarsi il video hot dove del ragazzo, ancor prima delle doti artistiche, vengono sottolineate tutt’altre caratteristiche: fettte di culo, addominali, sguardi ammiccanti con gli altri ballerini e chi più ne ha più ne metta. Ciliegina sulla torta le canzoni di Britney Spears, in una fiera dello stereotipo che farebbe impallidire Il Vizietto. A dar man forte a questo processo si sono aggiunti negli ultimi mesi anche gli esperti di GIF (uno su tutti Trash Italiano) che permette poi di rendere ancora più virali quei contenuti e quindi di dare ulteriore visibilità ad un programma che da anni regala alle classifiche italiane il peggio della musica pop in circolazione, non-talenti alla Alessandra Amoroso o alla Emma Marrone le cui voci (dopo tutto non male) sono totalmente in mano al Dio Canova e alle sue hit da video in riva al mare.
Buonanotte così. #Amici15 pic.twitter.com/kYmH78lLpB
— trashitaliano.it (@trash_italiano) April 9, 2016
Viene da chiedersi se c’è qualcuno nella comunità LGBT che non si infastidisca da questo uso e abuso del marketing che campa su beceri cliché e, proprio per questo, riesce nel suo obiettivo. Poi uno si chiede perché la gente maturi inutili e offensivi preconcetti e perché ci sono dei disperati che si sentono in diritto di fare le sentinelle in piedi & co. Se andiamo avanti così, cari ragazzi, non ce ne liberemo mai.