Troye Sivan è la perfetta rappresentazione del nuovo che avanza, un artista nato dal web (insieme a decine di altri, uno recente su tutti è Shawn Mendes) che con la gavetta, quella vera, si è guadagnato l’occasione di sfondare nel mondo del mainstream con un disco quasi monumentale e decisamente molto ambizioso per un classe 1995. Alle spalle, l’artista nato in Sudafrica e naturalizzato australiano ha ben 4 EP e decine di milioni di contatti sul suo canale Youtube ufficiale nel quale, contrariamente ai nostri teen youtuber, si è sempre esposto con una sincerità disarmante, tanto da aver fatto coming out quasi senza batter ciglio.
Nel disco si percepisce che Troye, nonostante gli occhioni blu da cerbiatto e i riccioli d’oro da puttino, sia un tipo tostarello: le 10 tracce che compongono il disco, a cui si aggiungono le 6 canzoni presenti nella Deluxe Version, raccontano di un ragazzino che vive una vita senza filtri, il cui amore è espresso a cuore aperto di fronte agli occhi di quella gente che, pur carica di pregiudizi, non ha alcuna influenza sui suoi sentimenti o sul suo stato d’animo. E non ha neanche bisogno di mezzi termini, il buon Troye, per parlare del suo amore: ne è prova il video ufficiale del primo singolo WILD (ma non solo) dove l’artista si regala con tutta la naturalezza del mondo allo spettatore mentre coccola il proprio ragazzo. Altro che i pezzi e i video “dedicati ai propri eroi gay dell’infanzia”.
I testi di Troye, tutti scritti di suo pugno (che bella cosa), raccontano dunque di un rapporto di coppia totalizzante, dove a fronte di un incedere spesso dolce e mai troppo pompato (l’EDM lasciamola ad altri) si parla senza troppi problemi di fumo e sbronze (COOL) ma anche di profonde nostalgie (SUBURBIA, LOST BOY) e in generale della solita vita di merda che soltanto un bacio o una parola di conforto possono addolcire (in “DKLA” Troye canta “la distanza rafforza l’amore, ha detto qualcuno più forte di me“). Il pezzo più bello di tutto il disco però è probabilmente YOUTH, nel quale l’autore dedica alla sua controparte maschile non solo il proprio cuore ma anche tutta la propria giovinezza, che quasi sembra consegnare direttamente (e fisicamente) nelle altrui mani.
Blue Neighbourhood è un disco delicato, ma solo in apparenza: nell’album c’è infatti tutta la cazzima di un adolescente fumantino, forse pure un po’ arrapato, che come tutti noi ha bisogno di essee preso, sbattuto, stretto, ma che ha allo stesso tempo necessità della giusta dose di tenerezza, la stessa che richiede con i cupi synth di BITE (“baciami e rendimi libero, ma senza mordere”). Troye Sivan racconta sé stesso e i suoi sentimenti in un album che ha tutto il sapore di un manifesto dedicato una generazione che lascia sempre le parole dette a metà, per paura di un giudizio esterno spesso totalmente futile. Un’elettronica posata e un esordio da applausi, da ascoltare accoccolati alla persona amata, poco importa se di un sesso diverso dal proprio o meno.
Tracklist
Wild
Bite ***
Fools
Ease (Ft. Broods)
The Quiet ***
Dkla (Ft. Tkay Maidza) ***
Talk Me Down
Cool
Heaven (Ft. Betty Who)
Youth
Lost Boy
For him. (Ft. Allday)
Suburbia
Too Good ***
Blue (Ft. Alex Hope) ***
Wild (Xxyyxx Remix) ***