Mancano poco meno di 5 mesi alla fine del secondo mandato di Barack Obama in qualità di Presidente degli Stati Uniti d’America e io non potrei essere più triste: da un lato, perché sento sempre più vicina la minaccia (termine che non uso a caso) della vittoria di Donald Trump, dall’altro perché Obama è stato indubbiamente il presidente con il più alto livello di swag della storia americana. Il suo animo “black” l’ha in effetti portato in diverse occasioni ad abbandonare, seppure per pochi minuti, il suo ruolo istituzionale, vestendo i panni dell’irresistibile croneer che, sotto sotto, è sempre stato. D’altra parte, come non amare un presidente che in uno dei suoi ultimi discorsi istituzionali si ritira idealmente dalla politica regalando al suo pubblico un momento “drop the mic”? Impossibile, la risposta a questa domanda è -impossibile-.
Ecco dunque a voi 10 volte in cui Barack Obama ha avuto a che fare, direttamente o indirettamente, con il mondo della musica.
Yes we can
Per supportare la corsa al secondo mandato di Obama nel 2008, Will.i.Am e una serie di artisti e personalità dello spettacolo (fra i quali Common, John Legend e Scarlett Johansson) hanno dato vita al brano Yes we can, il cui testo è interamente ispirato ad un discorso tenuto da Obama nel New Hampshire. Il brano diventò idealmente l’inno ufficiale di quella campagna elettorale.
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Barack Obama condivide la sua playlist estiva
La scorsa estate, dopo essere stato sommerso di richieste, Obama ha condiviso su Twitter un link alla sua speciale playlist di canzoni che più spesso stava ascoltando in quel periodo su Spotify: fra le canzoni della lista, Green Light di John Legend e Andre 3000, Paradise dei Coldplay, Nothing even matters di Lauryn Hill e Feeling Good di Nina Simone.
Due to popular request, here are my vacation playlists: http://t.co/uer5sIl4Vk http://t.co/zHEekHvQBr What's your favorite summer song?
— President Obama (@POTUS44) August 14, 2015
Barack Obama e il tributo a Ray Charles alla Casa Bianca
Lo scorso 24 febbraio, presso la Casa Bianca si è tenuto il “In Performance at the White House: A Tribute to Ray Charles”, una serata interamente dedicata allo straordinario interprete non vedente di Shake your tail feather scomparso nel 2004. Per l’occasione, Obama ha invitato sul palco artisti del calibro di Usher, Demi Lovato e Brittany Howard degli Alabama Shakes, cantando poi insieme a loro sulle note di What I’d Say.
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Obama e il “Beyoncé lip-sync gate”
Durante la cerimonia di insediamento del secondo mandato di Obama, Beyoncé cantò l’inno nazionale, incantando tutti come sempre grazie alla sua magnifica voce. Peccato solo che l’artista si esibì in playback, scatenando un piccolo polverone. Beyoncé, amica fidata del presidente insieme al marito Jay-Z, spiegò qualche giorno dopo ai giornalisti il motivo della sua decisione (aveva avuto pochissimo tempo per prepararsi) e regalando loro, finalmente, l’inno nazionale dal vivo, concludendo la sua esibizione con un “any questions?” che zittì tutti, una volta per tutte.
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baracksdubs
Il proflo Youtube baracksdub ha dato vita, proprio sulla scia della passione del presidente per la musica, una serie di geniali video virali in cui i discorsi del Presidente vengono tagliati ad arte per dare vita ad alcune fra le più celebri canzoni del pop mondiale: qui sotto il magnifico caso di Sexy and I Know It degli LMFAO.
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Barack Obama canta Al Green
Al Green è in assoluto uno dei più celebri ed apprezzati interpreti della cultura soul americana: le sue canzoni, diventate particolarmente famose negli anni settanta e ottanta, sono un tripudio di sexytudine, romanticheria e sensualità black. Nel corso di un evento tenuto allo storico Apollo Theatre di New York nel gennaio 2012, Obama ha iniziato ad intonare le prime note di Let’s stay together, mandando il pubblico in visibilio. La ragione? Il presidente era provato da una giornata molto lunga e piena di eventi e sullo stesso palco, qualche ora prima, era salito proprio Al Green, uno fra i suoi artisti preferiti.
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Obama canta Tanti auguri a te alla figlia Malia insieme a Will.i.Am e Janelle Monae.
Il 4 luglio non è soltanto la Festa dell’Indipendenza americana ma è anche il compleanno di Malia, la figlia più grande del presidente: in occasione dei suoi 18 anni, Obama ha organizzato uno speciale incontro in compagnia del rapper Will.I.Am e di Janelle Monae, cantandole tanti auguri (e mettendola scherzosamente in imbarazzo) davanti a tutti i presenti.
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Obama canta Amazing Grace
In occasione dei funerali di stato per Clementa Pinckney, senatore democratico morta durante la strage nella Chiesa di Charleston lo scorso 17 giugno, Obama è salito sul palco non solo per pronunciare un solenne discorso di cordoglio ma anche per dedicare a lei e altre altre vittime una commovente versione a cappella di Amazing Grace.
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Barack Obama insieme a Macklemore per parlare di lotta alla dipendenza da farmarci
Come riportato qui, di recente Obama si è fatto promotore di una campagna di sensibilizzazione contro l’abuso di farmaci negli Stati Uniti: guest star e sponsor dell’iniziativa anche il rapper Macklemore, che ha raccontato la sua toccante esperienza.
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Obama legge le news in versione slow jam
Uno dei momenti più memorabili dell’ultima stagione del Jimmy Fallon Show è stato quando il Presidente degli USA ha iniziato a raccontare la sua esperienza politica nel corso degli ultimi 8 anni con un tocco sexy e molto soul anche e soprattutto grazie all’aiuto del conduttore stesso e dai The Roots. Definitivo.
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