Era il 25 agosto del 2001, 15 anni fa esatti: Aaliyah Haughton stava tornando dalle riprese del video per Rock the Boat, il suo ultimo singolo, girato alle isole Bahamas: all’improvviso, l’aereo sul quale si trovava con la sua crew precipitò non lasciando scampo a nessuno dei presenti a bordo.
Il mondo del soul, tutto ad un tratto, si ritrovò orfano di quella che, almeno sulla carta, sarebbe potuta diventare la più grande artista R&B di sempre: bella da star male, bravissima a ballare, una voce celestiale e, soprattutto, la capacità di scrivere alcune fra le più belle canzoni del genere che ci ricordiamo. Aaliyah riuscì a pubblicare tre dischi nella sua carriera, tutti trascinanti da singoli deliziosi a dir poco: al tempo ero poco più che adolescente ma ricordo ancora a memoria pezzi come More than a woman, We need a resolution, Try Again, Are you that somebody e l’ultimo I Miss you, diventato singolo postumo con un video ufficiale girato dai tantissimi artisti che con Aaliyah avevano avuto il piacere di collaborare.
Erano i tempi di Timbaland (suo grandissimo amico, insieme a Missy Elliott) dei video musicali con le coreografie e i mega ventilatori, erano i tempi in cui su Mtv passava ancora la musica. Erano tempi in cui Aaliyah ancora esisteva su questo pianeta: fosse ancora in vita sarebbe riuscita a fare le scarpe a Beyoncé e a tutte le altre, senza ombra di dubbio.
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