Siete dei musicisti e vi occupate di musica classica? Sappiate che REMIC Microphones potrebbe essere la soluzione che fa per voi: l’azienda danese fondata nel 1996 è infatti attuale leader nel settore della produzione di microfoni e strumenti musicali ad altissima qualità.

I microfoni REMIC utilizzati per gli archi della Brooklyn Philarmonic Orchestra durante un recente concerto di Erykah Badu a New York
La chiave dei microfoni REMIC è da ritrovarsi nella loro progettazione, meticolosa e individuale, che ha come fiore all’occhiello un elemento in particolare: ogni dispositivo vanta infatti al suo interno uno speciale condensatore ad alta definizione che sfrutta tre fra le più avanzate tecnologie in circolazione, la DBC (Direct Balance Cartridge), la SAM (Soundboard Area Microphone) e la ACB (Acoustic Channel Bridging) assicurando così un suono pulito, senza sbavature e dando la sensazione all’artista di essere “in contatto diretto” con il microfono stesso. Grazie a queste funzionalità, fra le altre cose, il suono di uno strumento viene catturato non appena le prime molecole d’aria vengono messe in moto dalla tavola armonica dello strumento stesso, permettendo così al suono dello strumento di colpire la membrana nel microfono prima che esso venga “contaminato”.
Ecco come il fondatore di REMIC Torkild Larsen ha commentato, orgoglioso, il frutto dei suoi anni di lavoro all’interno dell’azienda:
Analizzando ogni strumento in ambienti diversi, in stretta collaborazione con i costruttori di strumenti, artisti e tecnici del suono, siamo stati in grado di mappare come ogni strumento crea, amplifica e distribuisce il suono e di sfruttarne le sue mutevoli potenzialità, tanto dal vivo quanto in studio di registrazione.
Che ne dite? Ci farete un pensierino sui microfoni REMIC?
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