Il 9 marzo del 1997, esattamente 20 anni fa, moriva il più grande artista che il rap mondiale abbia mai conosciuto: sto parlando di Christopher George Latore Wallace III, meglio conosciuto con il nome di Notorious B.I.G. . E se vi state chiedendo “e 2pac?” sappiate che sì, il sottoscritto è un fan della East Coast.
Wallace nacque nel maggio del 1972 a New York, a Brooklyn per la precisione, e inizia muovere i primi passi nel mondo del rap da giovanissimo, intorno ai 12 anni, con due distinte crew, rispettivamente gli Old Gold Brothers e i Techniques. Le prime rime le scrive con lo pseudonimo di Biggie, soprannome attribuitogli dai compagni di classe vista la sua grossa corporatura.
Un paio di anni dopo essere stato notato dalla rivista Source (prestigiosa testata dedicata al mondo del rap) pubblica il suo disco d’esordio Ready to die, un album che avrebbe per sempre cambiato le regole del rap: il disco, entrato nella top 200 di Rolling Stone fra i migliori dischi della storia della musica, conteneva al suo interno pezzi come Juicy, Big Poppa e One more chance e, in prospettiva, suonava come un ideale epitaffio “a priori” da parte del rapper, che sapeva di avere più di qualche nemico.
Il secondo (e ultimo) disco della carriera di Notorious B.I.G uscirà postumo e si intitolerà Life After Death (Vita dopo la morte) un titolo che originariamente era concepito con il titolo “Life After Death… ‘Til Death Do Us Part“: il disco, altro successo di pubblico e critica, contiene fra le altre le celeberrime Hypnotize, Mo Money mo Problems e il capolavoro Sky’s the Limit, prodotta insieme all’amico storico P.Diddy e ai 112.
La morte coglie Notorious B.I.G. a breve distanza temporale del nemico storico 2Pac, con il quale ormai da tempo non scorreva buon sangue: un sicario spara al rapper mentre si trova in auto a Los Angeles, in circostanze in realtà ancora da chiarire. L’ipotesi da sempre più accreditata è che l’omicidio sia legato all’eterna faida fra East Coast (di cui lui era massimo rappresentante) e la West Coast del collega Shakur e del suo mentore, il produttore Suge Knight.
L’eredità che Biggie ha lasciato al mondo della musica è a dir poco gigantesca: le basi delle sue canzoni, gli estratti dei suoi testi, la sua stessa voce, sono stati utilizzati in un’infinita serie di rivisitazioni, remix e pezzi “originali” il cui numero cresce di anno in anno. Fra gli altri, ricordiamo lo speciale disco omaggio Duets – The final Chapter, uscito nel 2015; a pochi giorni dalla sua scomparsa, inoltre, l’amico storico P.Diddy, l’ex moglie Faith Evans e i 122 registrarono il pezzo celebrativo I’ll be missing you, diventata nel tempo una delle canzoni di maggior successo di sempre.
Qui sotto potete ascoltare Ready to Die di Notorious B.I.G.. Che ne pensate di questo artista?
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