Apple, come già si vociferava da tempo, ha ufficializzato lo scorso 11 dicembre l’acquisto di Shazam, la celebre piattaforma di riconoscimento sonoro che vi permette di scoprire i titoli delle canzoni che state ascoltando in pochi secondi.
Il gigante di Cupertino ha dunque confermato l’acquisto dell’azienda con un comunicato ufficiale, senza però rivelare il valore del contratto, che secondo i gossip dovrebbe ammontare a circa 400 milioni di dollari:
Siamo fieri di poter confermare che Shazam e il suo talentuoso team si uniranno a Apple. Dal lancio dell’App Store, Shazam si è sempre classificata come una delle app più popolari per iOS. Attualmente è utilizzata da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, su diverse piattaforme. Apple Music e Shazam sono una combinazione perfetta, condividono la passione per la musica e offrono esperienze musicali uniche ai nostri utenti. Abbiamo in serbo tanti progetti entusiasmanti e non vediamo l’ora di unirci a Shazam non appena l’accordo di oggi verrà approvato.
Nel 2016, Shazam ha ottenuto un miliardo di download in tutto il mondo, chiudendo il passato anno fiscale con 54 milioni di dollari in bilancio di guadagni. La cifra con cui Apple è riuscita ad accaparrarsi la società fondata nel 1999 sarebbe comunque irrisoria rispetto al reale valore di Shazam, che soltanto due anni fa era valutata intorno al miliardi di dollari). Le big news per quanto riguarda Apple, in realtà, non sono finite qui, per NME, tramite Digital Music News, ha lanciato nella stessa giornata dell’annuncio un’altra notevole bomba.
Secondo i beneinformati e una serie di “giuda” nascosti all’interno della riservatissima azienda, infatti, entro la fine del 2019 potremmo vedere definitivamente sparire l’iTunes Store, la piattaforma con la quale gli utenti Apple possono acquistare musica scaricandola a pagamento sui loro dispositivi.
Digital Music News parla infatti di un graduale abbandono della piattaforma da parte di Apple, che negli ultimi anni è stata testimone di un forte calo nei download delle canzoni (il 24,1% nei soli USA nel 2017, il 19,9% per quanto riguarda gli album). Secondo le previsioni, per il 2018 ci si aspetta un ulteriore calo del 30%.
Nonostante Apple abbia smentito categoricamente la notizia, sembrerebbe che all’interno della multinazionale ci si stia già muovendo (il processo è iniziato nel 2016) verso una nuova fase che metterà fine all’iTunes Store nel 2019 in favore di Apple Music, la piattaforma di streaming lanciata da Tim Cook nel 2015.