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Il teatro Ariston scalda ufficialmente i motori per il Festival di Sanremo 2019, la kermesse musicale per eccellenza che anche quest’anno, per la seconda volta di fila, verrà presentata da Claudio Baglioni (che è anche il direttore artistico del concorso). Insieme all’interprete romano anche la comica Virginia Raffaele e Claudio Bisio.
24 le canzoni in gara quest’anno, come già vi avevo raccontato qui sul blog. Eliminata per questa volta la gara delle Nuove Proposte: i due giovani (Mahmood e Einar) sono infatti stati scelti nel corso di Sanremo Giovani 2018 e si scontreranno così con gli altri 22 “BIG” in gara.
Fra di loro, troviamo anche Mahmood in gara con il brano Soldi. Qui sotto trovate il significato del pezzo, qualche stralcio del testo del brano, i suoi autori e le prime recensioni del pezzo da parte delle testate musicali che hanno avuto la possibilità di ascoltare il brano in anteprima.
MAHMOOD – SOLDI
SIGNIFICATO
La canzone parla del difficile rapporto dell’artista con il padre, che sembra non aver mai conosciuto davvero.
AUTORI
testo di Mahmood; musica di Mahmood, Dardust, Charlie Charles
ANTICIPAZIONI CANZONE
Rockol: Mahmood ha la canzone più contemporanea del gruppo: si fa produrre da Dardust e dal guru della trap Charlie Charles (l’uomo di Ghali e Sfera), parte con voce in autotune, arriva ad un ritornello melodico, e prosegue con ritmi spezzati e sincopati, che ricordano Marco Mengoni. Difficile, e per questo davvero interessante: “Io da te non ho voluto soldi/è difficile stare al mondo quando perdi l’orgoglio/lasci casa in un giorno/Tu dimmi se volevi soldi soldi soldi”.
Soundsblog: acconto della mancanza di un padre che se n’è andato, fregandosene del figlio (“Dimmi se ti manco o te ne fotti”). Citazioni al mondo arabo (“Ramadan, Narghilè, ualadì ualadì habibi tahaleena”). Uso sonoro dell’autotune (ma durante le serate del Festival il cantante ha scelto di non usarlo). Autobiografica.
Il Fatto quotidiano: Poco sanremese anche Mahmood, un’altra bella sorpresa: lui parla a un padre che se n’è andato, a cui urla “dimmi se ti manco o te ne fotti”. Cita anche alcune parole arabe come “habibi”, d’altronde la canzone ha richiami “arabeggianti”.
Real Time: In periferia fa molto caldo, mamma stai tranquilla sto arrivando”. Uno dei pezzi più moderni e radiofonici. Possono i soldi cambiare i rapporti e la vita? La risposta è implicita. Tra gli autori figura anche il talentuoso produttore Charlie Charles #Modernissimo
All Music Italia: Il Teatro Ariston si trasformerà in un club? Riuscirà Mahmood in questo intento? Un pezzo ipnotico con un pianoforte che nell’inciso fornisce un tappeto quasi danzante, forte. E’ evidente il tocco di Dardust. Il testo è un po’ meno a fuoco rispetto a quanto ci si poteva aspettare, ma merita attenzione e curiosità anche per qualche frase in arabo inserite all’interno. Il brano è firmato nella musica dallo stesso Mahmood, Dardust (Dario Faini) e Charlie Charles al suo debutto a Sanremo.
Billboard Italia: Dopo la vittoria a Sanremo Giovani, Mahmood propone un brano dedicato a suo padre. La critica nei suoi confronti è forte e decisa. In certi momenti spietata. Le sonorità del mondo-Mahmood sono una garanzia. «È difficile stare al mondo quando perdi l’orgoglio». La versione in studio ha l’auto-tune ma l’artista ha deciso di non utilizzarlo per le esibizioni live sul palco dell’Ariston.
Fanpage: Arriva il pezzo che non ti aspetti, con Mahmood che si fa accompagnare nella parte musicale da Dario Faini, aka Dardust e da Charlie Charles, produttore Re Mida della trap italiana (Ghali e Sfera) e infatti il suo pezzo porta una sensibilità diversa sull’Ariston, anche lui con autotune spinto e la black music nel sangue e nella voce ma questa non è una novità. E gli va dato merito anche di un pezzo dal titolo più attuale, se si guarda una certa scena. Un po’ mengoniana.
Il Festival di Sanremo 2019, vi ricordo, verrà trasmesso in diretta su Rai Uno dal 5 al 9 febbraio prossimi. Se siete interessati a seguirlo in diretta, vi invito a cliccare qui.