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Che figuraccia! Dopo settimane di tira e molla, di conferme e smentite e di false speranze, il festival Woodstock 50, che si sarebbe dovuto tenere fra il 15 e il 18 agosto al Merriweather Post Pavilion di Columbia, nel Maryland, è stato ufficialmente e definitivamente cancellato.
A confermarlo, in forma definitiva, è stato uno degli organizzatori, Michael Lang, via comunicato stampa ufficiale:
Ci rende tristi che una serie di imprevisti abbia reso impossibile mettere in piedi il festival che avevamo immaginato con il grande line-up che avevamo previsto e il coinvolgimento sociale che avevamo annunciato. Quando abbiamo perso prima lo spazio di Watkins Glen e poi quello di Vernon Downs, abbiamo cercato di trovare il modo di creare qualcosa di positivo invece di cancellare l’evento e basta. Abbiamo aperto una collaborazione con HeadCount per dare vita ad un evento più piccolo ma significativo al Merriweather Post Pavillion, volevamo per raccogliere fondi per loro e per alcune organizzazioni non governative che combattono i cambiamenti climatici.
Della cancellazione di Woodstock 50 vi avevo già parlato in questa occasione. Qualche settimana fa, infatti, gli organizzatori avevano annunciato la brutta notizia dopo il ritiro “dai giochi” di due degli sponsor principali.
Nei giorni scorsi, in ogni caso, si era comunque cercato di salvare il salvabile. Di certo, per la causa, non hanno aiutato il forfait degli artisti di punta invitati alla manifestazione, come Jay-Z, Miley Cyrus, i Black Keys, gli Imagine Dragons e Santana. Quest’ultimo, fra l’altro, era uno dei pochissimi artisti ad aver preso parte allo storico evento (momento chiave per la cultura hippie) tenutosi a Bethel nel 1969. Un evento che si sarebbe meritato una celebrazione decisamente diversa. Peccato!