Ed eccoci qua, ancora una volta, a commentare tutte le canzoni del Festival di Sanremo 2022. Con la messa in onda della seconda puntata abbiamo finalmente avuto modo di farci un’idea di massima dei brani in gara, che riascolteremo questa sera tutte insieme (sono 25, preparate il caffè) e anche in radio e su tutte le piattaforme di streaming d’ora in poi.
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Com’è, dunque, questo Sanremo? In generale devo dire molto interessante, vario, a tratti sorprendente. Un Festival che ha davvero un sacco di cose da dire e di artisti validi, tra l’altro ben spalmati fra i generi e le “ere geologiche”.
Qui sotto, dunque, trovate le mie personali pagelle di queste 25 canzoni in gara al Festival di Sanremo, con i commenti a caldo e quelli legati agli ascolti che mi sono fatto su Spotify.
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1 . Elisa – O forse sei tu: molto bella, davvero, intensa, una ballata in puro stile Elisa (quando si impegna). Devo ancora avere il tempo di approfondire bene il testo, che in ogni caso non mi è sembrato rivoluzionario. Finirà sul podio, potrebbe vincere. Voto 8
2. Mahmood e Blanco – Brividi: in questo preciso momento, a poche ore dalla terza serata, è la canzone favorita, quella più ascoltata. Trovo che rispetto ad Elisa abbiano una marcia in più per la chimica, incrediible, che si è creata sul palco. Il fatto che, oltre a cantare bene una canzone dal testo notevole, continuino ad interagire, a scambiarsi ruoli e posizioni è un’ottima arma, bravissimi, tra l’altro Brividi è la canzone più ascoltata di sempre su Spotify Italia nelle prime 24 h. Voto 9
3. La rappresentante di lista – Ciao ciao: posso dire che da quello che leggevo in giro mi aspettavo di più? La canzone è una bombetta scatenata che puoi canticchiare dopo un solo ascolto. Sarà uno dei pezzi più passati dalle radio, ma mi aspettavo qualcosa di più elegante alla Musica leggerissima. Il testo resta profondo e ricercato, se ci fate caso, ritornello a parte. Voto 7 e mezzo
4. Dargen d’amico – Dove si balla: Dargen spacca, da sempre, è il classico musicista bravo a fare tutto, esperto, cazz*ne ma solo all’apparenza. Sta canzone in versione studio sembra un pezzo degli Eiffel 65, è la quota caciarona Lo Stato Sociale di quest’anno. Molto bella, finirà le prime 5. Voto 7
5. Gianni Morandi – Apri tutte le porte: bella quella voglia di riportare Morandi al Festival, ma per quanto allegra sta canzone continua a non convincermi. Avrei preferito a questo punto L’allegria, sarebbe stata una bomba. Voto 5 e mezzo
6. Emma – Ogni volta è così: Emma mi ha stupito. Fino a qualche anno fa non l’avrei mai ascoltata, ma dopo Fortuna qualcosa è cambiato. C’è un pizzico di elettronica inaspettato, il beat è davvero originale e anche il testo non è male. Brava, arriverà in alto. Voto 7
7. Ditonellapiaga e Rettore – Chimica: devo dire che era molto meglio sul palco di Sanremo, un po’ mi è spiaciuto perché in studio version l’ho trovata meno incisiva. Loro due restano due fighe, stile ed energia al top. Voto 7+
8. Massimo Ranieri – Lettera di là dal mare: una ballatona tutta voce alla Ranieri, d’altri tempi, perfetta per Sanremo e interpretata, stecche a parte, nel modo giusto. In fondo faccio il tifo, è una bella canzone. Voto 7-
9. Irama – Ovunque sarai: non me ne voglia Irama, ma io a parte La genesi del tuo colore non riesco a farmelo piacere, e nelle ballad in modo particolare. Non mi ha detto quasi nulla. Voto 5
10. Fabrizio Moro – Sei tu: credo sia stata la canzone che meno mi ha colpito di tutto questo festival, c’è un po’ il rischio lagna. Voto 4
11. Giovanni Truppi – Mio padre, tua madre, Lucia: canzone MOLTO difficile, da riascoltare. Come dicono gli inglesi, non è proprio la mia cup of tea (soprattutto la parte parlata) ma è uno di quei brani che apprezzi dopo, quando ti concentri per bene sul testo. Voto: 6 sulla fiducia
12. Noemi – Ti amo non lo so dire: Noemi ultimamente andava sempre a Sanremo con la solita canzone un po’ blues nel suo stile. Mi pare proprio che stavolta, con questo tocco di rock, sia uscita dalla sua confort zone. Mi è piaciucchiata! Voto: 6 e mezzo
13. Sangiovanni – Farfalle: mi duole ammetterlo, perché non mi è mai piaciuto (soprattutto questa cosa di sbrodolare le parole delle canzoni che tanto va di moda) ma Farfalle è un pezzo molto forte. Non vincerà ma sarà una delle canzoni del 2022. Voto: 7
14. Michele Bravi – Inverno dei fiori: questa volta Michele Bravi non mi ha convinto molto. Più allegra delle sue ultime canzoni, ma senza quel piglio così poetico e ispirato di La geografia del buio. Difficilmente avrò voglia di ascoltarla di nuovo. Voto: 5
15. Rkomi – Insuperabile: quella chitarra mi ricorda qualcosa, ma non so cosa. La canzone ha un che di già sentito, non è male e la ascolteremo molto in radio, ma onestamente preferisco altro. Voto 5 e mezzo
16. Achille Lauro – Domenica: Lauro è fermo lì da 4 anni, sempre a Rolls Royce, ma devo dire che la scelta del coro mi ha convinto, e non poco. Voto 6+
17. Matteo Romano – Virale: la canzone è senza infamia e senza lode, ma lui sul palco è stato bravissimo. Voto: 6/7 di incoraggiamento
18. Highsnob e Hu – Abbi cura di te: i critici musicali l’avevano stroncata, dicendo che non sapeva né di carne né di pesce. E invece l’ho trovata notevole, bravi davvero entrambi. Voto: 7+
19. Giusy Ferreri – Miele: lei non mi ha mai fatto impazzire, ma devo dire che almeno stavolta ha portato una cosa di un po’ diverso dal solito. Forse un po’ troppo Tiromancino e cinematografica, ma credo l’intento fosse quello. Voto: 5/6
20. Iva Zanicchi – Voglio amarti: una voce della madonna per l’Orietta Berti di questa edizione. In generale non male, ma è ovvio che non è qui per vincere. Voto: 6 politico
21. Aka 7Even – Perfetta così: lui mi ha stupito tantissimo. Mi è sempre molto piaciuto vocalmente e come cantautore, è vero che il testo è molto leggero ma l’ha interpretata da dio e in versione studio è notevole. Bravo! Voto 7 e mezzo
22. Le Vibrazioni – Tantissimo: io loro li amo, mi piacciono veramente tanto. L’energia di Sarcina è contagiosa e papabile, ultimamente secondo me non ne hanno sbagliata una. Il crescendo finale con drop è top, grandi! Voto 7 e mezzo
23. Yuman – Ora e qui: lui è tanto caro ma, poverino, una ballata soul così in questo Sanremo ci sta un po’ come i broccoli a merenda. Per me è no ma mi spiace! Voto: 5
24. Tananai – Sesso occasionale: lui un mito, e poco importa che sia stonatino, mi piace il suo mood spensierato e giovane. Non un capolavoro, ma dopo tutto non male dai. Voto: 6+
25. Ana Mena – Duecentomila ore: parliamone! Lei la Ariana Grande spagnola, vestita uguale, con le stesse posizioni, secondo me in barba agli hater ha una canzone davvero figa, che ti entra in testa subito, secondo me è sbagliato pensare che una bella canzone debba essere per forza impegnata! Quando è partito quel ritornello danzereccio a metà fra la musica balcanica e il neomelodico contemporaneo sono volato nello spazio! Muy bien! Voto: 7