Il nuovo singolo di Marco Mengoni, primo inedito estratto dal suo secondo disco live Atlantico on Tour, si intitola Duemila Volte ed è già disponibile su tutte le piattaforme di streaming e negli online store.
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Il pezzo è stato scritto dallo stesso Marco Mengoni insieme a Davide Simonetta, Alessandro Raina e Alessandro Mahmoud.
Ecco come l’ufficio stampa di Mengoni ha commentato il significato del pezzo:
il pezzo vanta un ritornello intenso che grida tutta la difficoltà dell’allontanarsi, in qualsiasi relazione, per capire la vera importanza del legame.
Qui sotto trovate audio e testo di Duemila volte di Marco Mengoni.
Testo
Vorrei provare a disegnare la tua faccia
ma è come togliere una spada da una roccia
vorrei provare ad abitare nei tuoi occhi per poi sognare
finché siamo stanchi
vorrei trovare l’alba dentro questo letto
quando torniamo alle sei mi guardi
e mi dici che vuoi un’altra sigaretta
una vita perfetta che vuoi la mia maglietta
che vuoi la mia maglietta
ho bisogno di perderti
per venirti a cercare altre duemila volte
anche se ora sei distante ho bisogno di perdonarti
per poterti toccare anche una sola notte
anche se siamo soli come l’acqua su Marte
vorrei provare a non amare la tua faccia
ma è come non portare gente ad una festa
ci vuole tempo e noi crediamo nella fretta
cerchiamo voli per andare a Londra
vorrei scordarmi per un giorno di me stesso
quando torniamo alle sei mi guardi
e ti dico che vorrei un’altra sigaretta
una vita perfetta vorrei la tua bellezza
vorrei la tua bellezza
ho bisogno di perderti
per venirti a cercare altre duemila volte
anche se ora sei distante ho bisogno di perdonarti
per poterti toccare anche una sola notte
anche se siamo soli come l’acqua su Marte
potremmo anche restare un po’ in silenzio
mentre brucia lenta e non pensarci più
potremmo anche lasciare la paura
chiuderemo gli occhi per saltare giù
ho bisogno di perderti
per venirti a cercare altre duemila volte
anche se ora sei distante ho bisogno di perdonarti
per poterti toccare anche una sola notte
anche se siamo soli come l’acqua su Marte