Måns Zelmerlöw ha vinto l’Eurovision Song Contest 2015. E io rosico.
Non perché Il Volo non abbia vinto, alla fine poco me ne cale, c’erano canzoni decisamente più valide della cafonissima Grande Amore (vedasi il capolavoro Love injected, o A monster like me): no, io rosico perché Måns, soprannominato da tanti Manz o Manzo, è bello come il sole.
Maledetti, i belli, per voi è tutto più facile, lo è sempre stato: un sorriso che scioglie, il capello perfetto, il fisico scolpito, l’altezza. Là fuori c’è gente che combatte con difetti e insicurezze, lo sapete questo? NO! Per voi è tutto più facile, e poi cazzarola vincete pure a mani basse confermando i pronostici, già molto rosei?
Tutto questo è ingiusto. Caro Måns sei stato pure bravo, ma sei anche fortunato ad essere nato nel paese dei belli, nel paese della bella musica (lo sapevate che la Svezia è la seconda nazione al mondo dopo l’Inghilterra per numero di cantanti sfornati?), nel paese dove tutto funziona.
E poi ci siamo noi, sotto il metro e settantacinque, con gli occhiali, provenienti da un paese che non ci meritiamo, sotto tanti punti di vista. Il bello d’esser belli, vero Mans? Provala una volta la sensazione del brutto d’esser brutti. Capirai cosa si sente a non avere tutto il mondo ai propri piedi.
Buone cose. Stronzo.