Detesto i The Kolors e tutto ciò che rappresentano: quella nicchia di mercato italiano commerciale fino al midollo che sfrutta le scarse conoscenze musicali delle bimbeminkia amiciane per fare un fracco di soldi.
Avranno pure fatto la loro gavetta, ma sono stati trasformati (se già non lo erano prima) in un prodotto preconfezionato pronto da consumare, che produce per altro canzoni che scopiazzano qua e là (Maroon 5 su tutti, ma anche The Phoenix) buone solo ad accompagnare spot pubblicitari di compagnie telefoniche e gelati. Il loro successo è poi lo stesso raccattato su da gentaglia come la Marrone, Scanu, Carta e la Amoroso, che da anni campano di canzoni neo melodiche fatte con lo stesso giro di chitarra all’italiana e scritte da mille autori diversi (vedasi Canova e Kekko) tranne che da loro stessi.
Detto ciò, Stash dei The Kolors è apparso sulla copertina di Rolling Stones come se fosse la popstar più grande del pianeta terra: a lui, e a tutti gli amici di Maria invito a sentirsela meno calda, che in Italia abbiamo gente di gran lunga migliore delle vostre commercialate inutili.
Lo so, sono molto duro, ma personalmente (SI TRATTA SOLO DI UN OPINIONE PERSONALE, prima che voi lettrici mi prendiate a parole) trovo tutto questo strapotere amiciano insostenibile e ingiusto nei confronti di chi scrive canzoni anche e soprattutto per sé stesso, con risultati di gran lunga migliori.
PS: no, il successo in classifica NON è sinonimo di qualità.