Stavo come mio solito cazzeggiando sui social quando, dopo aver completato il mio abbondante pasto domenicale, mi sono imbattuto in un po’ di gente che associava il nome di Piero Pelù, leader dei Litfiba, al Referendum Costituzionale che quest’oggi, 4 dicembre, deciderà le sorti del nostro paese, della nostra Costituzione e di Matteo Renzi.
Qualche ora fa, infatti, Pelù ha messo mano al suo profilo Facebook e con un post al vetriolo ha denunciato la presenza di matite cancellabili nelle cabine elettorali con le quali gli elettori avrebbero potuto segnare la propria preferenza, fra il SI e il NO. Ecco il post incriminato:
LA MATITA CHE HO USATO PER VOTARE ERA CANCELLABILE. Dopo aver provato su un foglio e averlo constatato ho denunciato la…
Pubblicato da Piero Pelù su Domenica 4 dicembre 2016
A parte il fatto che non si può in alcun modo utilizzare gli smartphone in cabina, per ovvie ragioni, la rete si è immediatamente divisa, con reazioni fra lo scioccato e l’esterrefatto: da un lato, i complottisti hanno iniziato a far circolare la voce, sconcertati da questo presunto scandalo, dall’altro sono arrivati i commenti inviperiti dei fan e degli utenti più accorti, che hanno giustamente fatto notare come tutte le matite, da che mondo e mondo, siano cancellabili, senza contare che le matite dei seggi sono copiative.
Di fronte ad un post di questo tipo, in ogni caso, personalmente mi viene il dubbio che in realtà Piero Pelù (non conosco il suo credo politico) abbia voluto trollarci tutti, lanciando una provocazione proprio a quel complottismo imperante sul web che tanto male sta facendo al nostro paese, soprattutto da un punto di vista poltiico ed elettorale. Io, davvero, me lo auguro che sia un troll, una presa per il culo, perché altrimenti c’è davvero da preoccuparsi.