Premessa numero uno: è stata una giornata lunga, fatta di lavoro e di un viaggio della speranza che mi ha riportato a casa in treno in 4 ore. Premessa numero due: sono da sempre un Apple fan, per motivi vari ed eventuali, e da un certo punto di vista da parte mia sarebbe estremamente ipocrita smontare un’azienda che mi ha dato, dopo tutto, così tante soddisfazioni.
Ma dopo aver visto la presentazione di Apple Music, il nuovo servizio di streaming musicale online del gigante di Cupertino, non posso fare altro che dire la mia, visto che comunque in questo paese e in gran parte del mondo vige un sistema democratico dove ognuno può dire la propria opinione, chiaramente senza esagerare.
Ebbene, Apple si è resa, a mio avviso, ancora più antipatica e supponente nei confronti dei suoi hater più accaniti grazie (o a causa) di un servizio che, ça va sans dire, è definito rivoluzionario (in sala qualche risatina è partita) e offrirà ai propri utenti (che lo potranno utilizzare in prova gratuita per tre mesi, successivamente costerà 9,99 dollari) musica e contenuti illimitati ed esclusivi. Esatto, proprio come quel Tidal di cui tanto abbiamo sentito parlare (??) anche in virtù degli esclusivissimi contenuti che 20 minuti dopo erano già stati caricati su Youtube.
Ma continuiamo: su Apple Music sarà possibile creare playlist (come su Spotify e Deezer), aggiungere la propria copertina alle playlist (come su Deezer), ascoltare la radio (come sul già esistente iTunes) e ascoltare la musica (come sulla radio, come su Spotify, come su Deezer). Anche molte delle caratteristiche presenti su Last.FM sono presenti nel servizio. Unica nota davvero positiva: gli artisti potranno caricare contenuti più originali e particolari rispetto al solito, tipo spartiti di canzoni in cantiere o dietro le quinte di concerti/recording sessions eccetera.
Nel corso della presentazione, fra le altre cose, è stata presentata anche la fantastica interazione che SIRI dovrebbe avere con il nuovo gioiellino Apple: peccato solo che quando Eddy Cue ha chiesto al software di cercare la canzone di Selma (Glory di Common feat. John Legend), Siri abbia interpellato Apple Music per il brano Selene degli Imagine Dragons, facendo calare un silenzio raggelante ed imbarazzante sulla sala conferenze. La canzone, se vi può consolare, è stata azzeccata al seconco colpo, ma la figura di merda è stata epocale e, quel che è peggio, in diretta mondiale.
In definitiva, la sensazione generale (non solo mia di diversi esperti del settore di cui vi pubblico i tweet qui sotto) è che ci sia tanta anzi tantissima fuffa dietro questo progetto, tutto basato sull’importanza del brand piuttosto che sul vero contenuto: quindi no, Apple Music NON ha nulla di rivoluzionario e tantomeno di esclusivo. Se poi Tim Cook, caro mio, mi presenti in anteprima mondiale il nuovo singolo dell’eccelso The Weeknd, Can’t feel my face, quando in realtà la canzone è uscita almeno 10 giorni fa non è che iniziamo proprio con il piede giusto.
Il video dell’epica fail della presentazione di Apple Music lo trovate al minuto 10:29 circa.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=op_KyhEqMBk&w=560&h=315]