Ragazzi BASTA. BASTA. Non se ne può più.
Perfetti sconosciuti con migliaia e migliaia di follower che non fanno nient’altro nella vita se non vloggare le proprie colazioni o organizzare challenge ridicole. Donne, anche di età piuttosto “avanzata” costrette a racimolare due visualizzazioni in più con titoli in maiuscolo palesemente falsi. Ragazzi e ragazze più o meno di tutti i giorni che ci rompono l’anima con tutta la loro enorme, gigantesca inutilità e pochezza umana.
Sarebbero infiniti gli esempi che vi potrei fare, ma vi basti sapere che anche i The Show, che fino a tempo fa mi stavano molto simpatici, hanno iniziato a stufare, con scherzi sempre uguali e, soprattutto, con la loro letterale ossessione nei confronti degli iscritti, che in realtà già hanno a bizzeffe e dei quali potrebbero ormai fare anche a meno. Ma non è finita qui.
Di recente, un gruppo di teen youtuber ha girato l’Italia con uno spettacolo che, come mi hanno confermato alcuni fra i presenti più navigati, ha messo in luce tutti i limiti di una generazione di nuovi intrattenitori senza il benchéminimo talento, diventati celebri davvero per miracolo grazie ad orde di puri cerebrolesi che mettono mi piace ai loro infinit selfie su Instagram, a dimostrazione di un egocentrismo fomentato da una fama più che effimera. Già, perché a quanto si sente in giro gli stessi adolescenti hanno iniziato a snobbare determinati tipi di personaggi, prediligendo invece persone con dei contenuti seri, costruiti e ben strutturati, come il geniale Yotobi o le prime guru del Makeup, rimaste fedeli a loro stesse e all’immagine acqua e sapone (e struccante) con la quale si erano presentate all’inizio della loro carriera.
Per il resto, verrebbe davvero da prendere il computer e lanciarlo fortissimo contro il muro, particolarmente quando il personaggio X promuove fancazzismo, sveglie a mezzogiorno e duckface in giro per le più belle capitali d’Europa e del mondo. Sembra una banalità quasi grillina (vade retro!) però al di là dello schermo c’è anche gente che si fa un culo così, dalla mattina alla sera, e non certo grazie alle sfide “prova il gusto” o agli haul (ma che cazzo di parola è?) post shopping. Ancora peggio quando, grazie all’aiuto di abili ghostwriter, sta gente riesce pure a pubblicare libri.
Fortunatamente, l’inizio del declino degli youtuber e della loro mafia sembra essere finalmente alle porte: da cosa lo intuisco? Beh basta che diate uno sguardo a Baciato da sole interpretato da Willwoosh e dalla stuola di colleghi pagati per fargli pubblicità su Twitter. Proverete imbarazzo, se non addirittura tanta, tanta pena.