Quest’oggi, 21 marzo 2016, Twitter compie 10 anni, un anniversario importante per una piattaforma che nel corso degli ultimi 3,4 anni, checcé ne dicano i detrattori o gli esperti di statistiche e numeri, ha avuto un vero e proprio boom, diventando per tutti noi smanettoni del web un punto di riferimento essenziale per l’informazione e, perché no, anche il cazzeggio.
Questo tipo di articolo l’hanno fatto tutti e sì, i post con -i 10 punti- è ormai pluriabusato, ma ho deciso comunque nel mio piccolo di mettermi sotto a scriverlo proprio perché a Twitter mi ci sono molto affezionato, visto e considerato che attualmente non esiste a mio modesto parere una piattaforma che riesca a fornire contenuti, spesso geniali e scioccanti, in tempi così rapidi come questa. Ecco dunque una lista dei 10 motivi per cui Twitter è decisamente meglio di Facebook. Anche se non mi ha invitato al party milanese pettinato per il #LoveTwitter.
1 News bomba
Chi come il sottoscritto si occupa di scrittura online lo sa benissimo: essere collegati a Twitter nel momento giusto può portare migliaia di contatti in pochi minuti, basta essere sul pezzo e trasformare in pezzo quello screenshot, quel tweet non ufficiale che però è ufficiale, quel catfight improvviso che tira fuori news bomba così, all’improvviso.
https://twitter.com/musicnews_shade/status/710736953587666944
2. Le interazioni con gli artisti e i V.I.P.
Se le pagine fan Facebook sono fondamentalmente soltanto un altro modo per idolatrare i nostri idoli “da distante” non lo stesso possiamo dire dei profil Twitter di cantanti, attori e star varie ed eventuali, che ogni tanto scendono dal piedistallo e interagiscono con noi comuni mortali. .
3. La rapidità e la concisione
Può succede che personaggi di scarso interesse condividano lunghi post nei quali ci raccontano le storie delle loro vite nel corso di piccoli romanzi di ben poca qualità. I 140 caratteri di Twitter ci permettono di scremare le informazioni in modo più rapido, il che rende questo social il più facilmente utilizzabile in ufficio, quando terribilmente annoiati dal nostro lavoro alla scrivania possiamo sbirciare l’ultima news o il cazzeggio più totale leggendo i post legati all’hashtag del momento.
4. I catfight
Twitter ci ha resi più concisi, ma anche più acidi: rispondere al coglione di turno è molto più semplice rispetto a Facebook, proprio in ragione dei pochi caratteri che abbiano a disposizione. Ma non è finita qui: possiamo facilmente far partire dei flame clamorosi anche con perfetti sconosciuti e retwittare in un secondo tutte le puttanate che sparano.
5. Gli shade
Proprio in considerazione di quanto detto qui in alto, mandare frecciatine su Twitter è particolarmente divertente perché, di norma, tutti sono sul pezzo di brutto e sanno a chi si sta facendo riferimento. Spesso in questi casi si tratta di twitstar ignoranti che ci abboffanno la minchia con selfie sempre con la stessa espressione e la stessa frase poetica totalmente fuori contesto sotto. O ancora con citazioni e battute che spacciano per loro, quando sono in realtà state scritte da twitteri minori che non hanno avuto la loro fortuna. Per non dire benedizione divina. Se lo shade viene retwittato almeno quelle 6 o 7 volte si trasforma in un piccolo orgasmo per chi l’ha twittato. Durante Sanremo 2016, per esempio, gli shade fra i giornalisti della sala stampa e i presunti esperti di settore. Tutto molto bello.
Vi spiego twitter:
______(GIF)______
— Diventa twitstar (@DiventaTwitstar) March 15, 2016
6 I live twitting degli eventi
Guardare la televisione senza il proprio smartphone o computer ormai non ha quasi più senso, e ciò è particolarmente vero per i programmi più seguiti e trash, grazie ai quali la rete si sbizzarrisce con il meglio del peggio delle battute esistenti in circolazione. Unica pecca: ho iniziato a guardare più il computer che lo schermo della tv, ma ho recuperato di brutto in lacrime dal ridere.
https://twitter.com/VJimmyV/status/710951342706192384
7. Visbilità, collaborazioni, visualizzazioni
Se aprite un blog o scrivere per un sito e riuscite a scrivere la notizia giusta al momento giusto con l’hashtag giusto, potete raccogliere una quantità di interesse gigantesco, spesso molto più alto di quanto non riesca a darvi lo stesso tipo di contenuto su una pagina fan di Facebook. Attualmente la pagina Fan di Facebook di questo blog da molti, ma molti meno risultati rispetto alle soddisfazioni che invece mi regala Twitter. Ci vuole un po’ di culo, ma il gioco del retwitt compulsivo e virale può regalare enormi soddisfazioni. Se poi la visibilità si trasforma in qualche collaborazione, pure meglio.
8. Twitter non è per tutti
C’è sicuramente nel vostro gruppo di amici o colleghi qualcuno che non ha mai usato Twitter, non sa come funzione e che non ha idea di come trovarvi su questo social. Questo vi permetterà di sfogarvi e lanciare loro peste e corna quando sarà necessario, senza che (quasi) nessuno, si accorga di nulla. Per non parlare poi dell’assenza totale dei post di merda dei quarantenni (gattini, scritte glitterate, photoshop improbabili etc),
9. Periscope e Twitter
Per quelli di voi che ancora non conoscessero Periscope, sappiate che si tratta di un’applicazione geniale grazie alla quale è possibile trasmettere in diretta streaming pezzi di vita, di qualunque tipo essi siano. Di recente il mio sito ha sfruttato la cosa per i concerti, ma qualche mese fa Periscope ha permesso a migliaia di persone di seguire gli aggiornamenti da Place de la République durante gli attentati di Parigi. Twitter in questo senso gioca un ruolo cruciale, visto che i contenuti di Periscope, difficilmente reperibili di per sé, vengono quasi sempre pubblicati su Twitter e, facendo un ricerca per hashtag, è possibile trovare facilmente la diretta dell’evento che uno vuole seguire.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=iUTu8oCwtyg]
10. Le GIF
Tutte, o quasi, le gif che adesso sono disponibili su Facebook sono nate sul Twitter a partire da geni del web e dello smanettamento sui software relativi che nel corso degli ultimi anni ci hanno regalato delle pure perle di genialità. Quella che probabilmente tutti abbiamo usato almeno una volta nella vita è quella di MA CHI di Valeria Marini, ma la lista sarebbe infinita: grazie alla presenza delle GIF Twitter è diventato un luogo di scambio non solo di informazioni ma anche di battute, uno spazio irriverente e geniale di gran lunga superiore a qualunque pagina di perculo su Facebook.
Quando ti chiedono indicazioni stradali per trovare i cocchi migliori dell’#Isola. pic.twitter.com/CB9pvwqVpc
— Simona Ventura (@Simo_Ventura) March 17, 2016