Il mio primissimo concerto fu quello di Giorgia, presso la stupenda Villa Pisani di Stra, in provincia di Venezia: non ricordo esattamente che anno fu, credo di non avere avuto più di 11 anni, ci ero andato con dei parenti che sapevano già al tempo che la musica mi piaceva molto e Giorgia non la disprezzavo, anche se alla fin fine andavo a vederla solo per poter poi dire di essere stato ad un concerto per davvero.
Fin da quando ho una relativa indipendenza economica, il che vuol dire circa 4 o 5 anni, i soldi che spendo in concerti costituiscono gran parte dei miei investimenti annuali, se così possiamo dire: indicativamente, credo che nel corso degli ultimi tempi io sia andato almeno ad un concerto ogni due mesi, contando anche le decine di eventi gratuiti (anche di una certa importanza) che una città splendida come Milano può offrire. Alcuni di questi sono stati un mero motivo per uscire la sera, altri invece mi sono rimasti impressi nel cuore come qualcosa di unico, irripetibile, un’esperienza sensoriale a 360 gradi che difficilmente riuscirò a dimenticare. Ecco dunque la mia personale top 5 dei concerti che mi hanno cambiato la vita (foto di repertorio!).
M.I.A. (Alcatraz, Milano 2 dicembre 2010)
Aspettavo un concerto di M.I.A. da anni, la seguivo dai tempi del liceo e quando finalmente è arrivata nella mia Milano io ero a studiare a Forlì: in mood fregacazzi totale, sfanculo le lezioni obbligatorie torno a casa di mio fratello per fare base alla volta dell’Alcatraz, dove si sarebbe tenuto il live. Quella stessa sera un mio ormai ex amico fece la sua tradizionale festa di compleanno e, anche se non l’ha mai ammesso, lo infastidì molto il fatto che l’avessi paccato alla cena.
Momento clou: premesso che tutto il concerto è stato fenomenale, ad un certo punto (sulle note di TEQKILLA, M.I.A. ha deciso di fare salire la gente sul palco a ballare: io ero in seconda fila, con uno scatto felino mi sono piombato in pole position e sono riuscito appunto a salire onstage con lei che mi si strusciava addosso.
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Foo Fighters (Villa Manin, Codroipo 13 agosto 2012)
Il concerto dei Foo Fighters era uno di quelli che davvero attendevo da quando avevo poco meno di 10 anni: ai tempi in cui Mtv trasmetteva ancora musica, mi ricordo perfettamente che fratello e sorelle mi istruivano su chi era Dave Grohl e perché canzoni e video come Learn to Fly o Breakout erano straordinari. I FF li ho imparati ad apprezzare anche per conto mio poco a poco nel corso del tempo, arrivando alla conclusione che sono senza ombra di dubbio la mia rock band preferita. Quella giornata fu dura, sveglia presto per andare a Codroipo (che come tutti voi saprete è l’anagramma di una bestemmia) e passare credo circa 8 ore in attesa sotto un sole che dire cocente è poco. Ma ne valse la pena abbestia, anche perché vedemmo Nevruz di X Factor in fila con un cappellone di lana.
Momento clou: quando abbiamo aiutato Dave Grohl a cantare l’Oooh Oooh di Best Of You.
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Jay-Z e Beyonce, On the run tour (Stade de France, Saint Denis, 12 settembre 2014)
Come forse già saprete se mi leggete da un po’, ho lavorato a Disneyland Paris in diverse occasioni, particolarmente nel 2014 quando sono rimasto nel parco per circa 6 mesi: quasi arrivato alla conclusione del contratto ebbi la fortuna di prendere i biglietti per il mega concerto che Jay-Z e Beyoncé avrebbero tenuto allo Stade de France. alle porte di quella Parigi dove avevano concepito la figlia Blue Ivy.
Al concerto ci andai con il mio coinquilino francese e un po’ wesh wesh Enzo, un bravo ragazzo con il quale condividevo la passione per il rap che mi rese la lunga attesa meno pesante. Il concerto lo ricordo con particolare piacere perché vedere due artisti per me fondamentali come Jay-Z e Beyoncé è stato molto emozionante, anche in considerazione del fatto che live così in Italia non ne vedremo mai. Detto ciò. causa disponibilità biglietti ho dovuto acquistare il prato B, dal quale ad essere sincero non ho visto una mazza (anche per colpa di alcune pettinature molto, forse troppo, afro).
Momento clou: Nicki Minaj che sale sul palco a sorpresa per il remix di FLAWLESS.
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Madonna MDNA Tour (Stadio San Siro, Milano 14 giugno 2012)
Ho sempre considerato Madonna la massima rappresentazione del pop mondiale, al pari forse soltanto dei Beatles e di Michael Jackson. Vedere un suo concerto era un mio sogno da una vita e, alla fine, con l’uscita di MDNA ho avuto questa fortuna. I biglietti per il prato erano sold out ormai da una vita e sono stato “costretto” a comprare il primo anello rosso numerato per una cifra folle, convinto che fra le altre cose l’avrei vista a due centimetri e invece era distante decine di metri dai miei poveri e malandati occhi. Il concerto, aperto dal dj set di Martin Solveig, fu fenomenale, particolarmente per l’impianto scenografico e la scaletta. Nonostante io abbia poi visto in Rebel Heart Tour in due occasioni dalle primissime file del parterre, le emozioni vissute con MDNA credo non si ripeteranno mai più.
Momento clou: i backvocals dei Kalakan sono stati una scelta magnifica. L’intro di Girl gone wild con il canto “gregoriano”, il palco mobile, la coreografia e il beat bennybenassiano della canzone: tutto praticamente perfetto.
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Stromae (Forum di Assago, 15 dicembre 2014)
Ho consumato Racine Carrée di Stromae, il disco che mi ha fatto scoprire questo artista straordinario che pensavo di aver definitivamente messo nel dimenticatoio dopo Alors on dance: fa strano dirlo, ma credo che il suo live sia stato il più bello a cui io abbia mai assistito. Non solo le canzoni sono una più bella dell’altra ma lui è un istrione e uno degli artisti in assoluto più coinvolgenti del panorama musicale internazionale. Nel suo live c’è ottima musica, perfetta interpretazione vocale, immagini magnifiche sui maxischermi, balletti, giochi di luce e tantissima dance suonata al momento. Magnifico, davvero.
Momento clou: l’ideale cancro che si mangia l’artista, la sua band e l’intero palco sulle note di Quand c’est, dedicata proprio al delicato tema dei tumori che si portano via i nostri affetti più cari.
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5 concerti che mi hanno cambiato la vita
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