Il 12 maggio è una data che Harry Styles degli One Direction farà davvero fatica a dimenticare: esce infatti quest’oggi in tutti i negozi di dischi e nelle piattaforme online il suo disco d’esordio solista al di fuori della band creata da Simon Cowell ad X Factor UK, un gruppo che (è scontato dirlo) ha brutalmente tarpato le ali ad un artista dal talento immenso, almeno a giudicare da questo suo primo progetto in solitaria.
HARRY STYLES, questo il semplicissimo nome dell’album, è un compendio di 10 brani di british pop rock di altissima fattura e i cui riferimenti sono da trovarsi in artisti del calibro dei Beatles, di David Bowie, dei Blur e dei Bon Iver. Non ci sono davvero parole per descrivere la qualità di questo disco, se non che si tratta già di uno degli album più belli del 2017.
Harry racconta di storie d’amore finite, di relazioni a pezzi talmente complicate che il cellulare stesso si rifiuta di rispondere alle chiamate (Two Ghosts), ma si interroga anche sul significato dell’esistenza, e sull’importanza di vivere il momento come se fosse l’ultimo (se ne parla nella staordinaria Sign of the times).
In HARRY STYLES non c’è spazio per il pop facile e immediato, eppure il disco ti colpisce fin dal primo ascolto, con le sue atmosfere fra il country, il folk e l’indie (straordinario il pezzo conclusivo From the dining table), in un mix davvero da brividi, soprattutto se consideriamo da che tipo di musica è partito il cantante.
Così come nel caso di ZAYN, sembra che la pressione commerciale della Syco e di Simon Cowell abbia spinto i membri degli One Direction verso l’estremo opposto: una volta usciti dal gruppo, i membri degli 1D sembrano aver finalmente rilasciato tutta l’energia che covavano da anni, dando vita a dei piccoli gioielli. Se già il disco di Zayn Malik fu straordinario, in questo senso il sofferto e ragionato esordio di Harry Styles rasenta il capolavoro.
Qui sotto trovate l’audio anteprima di Harry Styles.