Sono andato al concerto di Meghan Trainor con non uno ma ben due accrediti, che purtroppo non sono riuscito a piazzare a nessuno dei miei amici, manco scrivendo su Twitter: peccato davvero, perché chi non è venuto si è perso il concerto più corto della atoria (55 minuti!!) ma alla fine pure più simpatico.
Meghan Trainor è del 1993 (penso avesse 30 anni) e ha una gran bella voce, esattamente come mi aspettavo: secondo me è una di quelle che ha studiato un sacco prima di sfondare nel mercato discografico, e mi sa che i suoi sforzi hanno ripagato; sotto al palco, oltre al sottoscritto, uno stuolo di ragazzine e ragazzini che al massimo avranno fatto la terza superiore, tutti a urlare e cantare ogni singola parola del testo del disco d’esordio di Meghan. Title.
Lei è molto simpatica, interagisce tanto con il pubblico (sempre apprezzato e ogni tanto si scatena sul palco con delle ballerine più pazze di lei: il mmento clou a questo proposito è la performance di Uptown Funk, una canzone che pur non sopportando più mi ha fatto molto divertire.
Il suo repertorio è un po’ tutto uguale, molto anni sessanta, ma alla fine è fresco, simpatico e senza pensieri: lei ci ricorda spesso, nei suoi testi, che dobbiamo essere fieri di come siamo, a prescindere dal nostro peso, orientamento sessuale, o indipendente da come la pensiamo. All about that bass, a questo proposito, è un manifesto giocoso.
Brava Meghan, ho passato una serata proprio piacevole. La prossima volta però evita il Fabrique (MINUSCOLO!! era la mia prima volta) che è in culonia!
Scaletta Meghan Trainor Fabrique Milano 4 giugno 2015
Intro
Dear Future Husband
Mr. Almost
Credit
No Good for You
Title
Walkashame
Queen
Close Your Eyes
3am
What If I
Bang Dem Sticks
Uptown Funk
(Mark Ronson cover)
Lips Are Movin
Encore:
Like I’m Gonna Lose You
All About That Bass