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Questo pomeriggio si è svolta una conferenza stampa molto importante per i Pooh, che hanno ufficializzato il loro definitivo scioglimento dopo 50 anni di onorata carriera: l’annuncio shock della più longeva band italiana è arrivato insieme ad un’altra bella notizia, la conferma di un mini tour d’addio che si svolgerà a Milano il prossimo 10 giugno 2016 e all’Olimpico di Roma il 15 giugno. Ma perché i Pooh hanno deciso di sciogliersi?
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I Pooh hanno deciso di dare vita ad una reunion a 5 (tornerà infatti l’ex batterista Stefano D’Orazio) e poi di sciogliersi definitivamente per andare una volta per tutte in pensione e prendersi una pausa una volta per tutte dagli impegni che iniziavano a diventare sempre più onerosi (ricordiamoci pur sempre che stiamo parlando di ultrasessantenni!), anche se non è davvero questo il motivo dell’addio. La spiegazione più completa dello scioglimento dei Pooh è arrivata da Dodi Battaglia che ha spiegato:
Adesso siamo ancora molto forti, sul pezzo, propositivi, riusciamo a stare sul palco tre ore e più. È il momento giusto per finire alla grande, per lasciare una bella fotografia del gruppo a noi, ai figli, alle famiglie, agli altri artisti. Solo in questo modo potremo dimostrare che si può rimanere amici per sempre”.
Contrariamente a quello che potreste pensare, tuttavia, i Pooh continueranno a intraprendere le loro carriere come artisti solisti. A quanto si dice, alla reunion del prossimo anno parteciperanno anche Riccardo Fogli, che abbadonò il gruppo nel lontano 1973: ironicamente, sarà la prima reunion nella storia della musica italiana senza che il gruppo si sia mai effettivamente sciolto!