La metropolitana che ti porta nel Bronx me la immagino sporca, non troppo affollata e soprattutto molto, molto rumorosa: il suono dei binari che stridono contro i freni delle carrozze ha accompagnato, fin dagli anni ’70, le vicende, le gioie, i dolori e la scalata al successo di alcuni fra i più importanti rapper e artisti che la storia, “black” e non, ricordi. Sono proprio loro e il loro contributo alla musica mondiale ad essere al centro di The Get Down, la nuova serie tv firmata Baz Luhrmann (ed esclusiva di Netflix) che racconta dell’ascesa della cultura hip hop a New York e che sta cercando, forse a fatica, di imporsi come la nuova Empire.
Per l’occasione, il buon Luhrmann (che di soundtrack se ne intende, vedasi Moulin Rouge e Grande Gatsby) ha confezionato una colonna sonora perfetta negli intenti ma imperfetta nella pratica, nel senso che ci ha messo dentro pezzi bellissimi (ma davvero) da una parte e la solita robaccia dall’altra, per cui mi viene difficile dire se il disco mi sia davvero piaciuto oppure no. Certo è che le 23 canzoni che compongono questo progetto raccontano tutte una storia, nel bene o nel male, è questo è esattamente quello che le musiche di un film dovrebbero fare.
Il disco parte veramente in quarta, e lascia all’ascoltatore tante bellissime speranze: c’è Jaden Smith che spiega in quale contesto si svolgerà la vicenda in Welcome to the get down e c’è un dio del rap come Nas (colpaccio, è uno dei rapper migliori della storia) che insieme a Michael Kiwanuka rende omaggio alla metropoli che in assoluto ha dato il maggior impulso all’hip hop in Rule the world (sì, sono un fan della East Coast, se ve lo state chiedendo). La prima vera bomba del disco è comunque ad opera di Miguel, che per quanto nelle sue canzoni parli sempre e solo di sesso (Heaven’s in the backseat of my Cadillac) è autore del pezzo che più mi ha convinto al primo ascolto.
Il viaggio nei quartieri malfamati della Grande Mela prosegue con la trascinante Losing my mind per arrivare poi a You Can’t Hide, pezzo assurdo di uno Zayn Malik in stato di grazia la cui voce ormai riesce ad arrivare a dei livelli di versatilità tali che ti chiedi come abbia fatto a resistere a 5 anni di One Direction. Il pezzo in questione, fra le altre cose, è un misto di rap/soul e funky anni ’70 molto particolare, un genere che avrebbe tramutato il disco in un piccolo gioiellino se si fosse sentito con maggior frequenza: purtroppo però questo sound si apprezza solo nella stupenda Shaolin’s Theme, non a caso prodotta da Malay, il genio dietro Mind of Mine dello stesso Malik e dello stronzetto Frank Ocean.
Il resto, purtroppo, è un po’ così così, ma per il semplice fatto che deve fare pur sempre da sottofondo ad un telefilm ambientato nel ghetto degli anni ’70: troviamo infatti un uso e abuso di gorgheggi, di funky e di archi posticci, dal brano di Christina Aguilera e Nile Rodgers (Telepathy) al pezzo della pur bravissima Janelle Monae (Hum Along and Dance) che fra l’altro è incredibilmente ripetitivo. A fare da contorno arrivano per forza di cose le canzoni originali scritte apposta per gli attori in scena, che hanno comunque il pregio di mettere in luce le doti vocali dei rispettivi interpreti (Be that as it may ne un un esempio). L’unico momento che ho molto apprezzato di questa parte dell’album è Get Down Brothers/Notorious 3, un convincente spaccato delle prime, vere rap battle che hanno condotto alla nascita e la diffusione della cultura hip hop proprio a partire dal freestyle.
La colonna sonora di The Get Down, e non ho dubbi a riguardo, sarà dunque un’ottima risorsa per rendere la serie più accattivante, proprio in considerazione del fatto che ha dalla sua parte il fatto di immergere l’ascoltatore all’interno del mondo che cerca di rappresentare. Musicalmente, purtroppo, è sempre un po’ in bilico fra l’innovazione e il cliché: la sufficienza in ogni caso direi che se la guadagna e, dopo tutto, pure meritatamente.
Tracklist
1. Jaden Smith – Welcome to the Get Down
2. Michael Kiwanuka – Rule the World (I Came From the City) [feat. Nasir Jones as Mr. Books]
3. Miguel – Cadillac
4. Raury & Jaden Smith – Losing Your Mind
5. ZAYN, Teddy Pendergrass & Grandmaster Flash – You Can’t Hide/You Can’t Hide From Yourself (Touch of Class GMF Remix)
6. Michael Kiwanuka – Black Man in a White World (Ghetto Gettysburg Address) [feat. Nasir Jones as Mr. Books]
7. Malay & 6LACK – Shaolin’s Theme / Pray
8. Leon Bridges – Ball of Confusion
9. Lyn Collins – Think (About It)
10. The Fatback Band & With – Are You Ready? (Do the Bus Stop) / Suga [feat. Sarrah Ruba]
11. Christina Aguilera – Telepathy (feat. Nile Rodgers)
12. Donna Summer – Bad Girls
13. Janelle Monáe – Hum Along & Dance (Gotta Get Down)
14. C.J. & Co. – Devin’s Gun
15. Garland Jeffreys – Wild In the Streets
16. Héctor Lavoe – Que Lio
17. Grace – Just You, Not Now (Love Theme)
18. Justice Smith – This Ain’t No Fairy Tale
19. Herizen Guardiola – Be That As It May
20. The Get Down Brothers – Get Down Brothers vs. Notorious 3
21. Kamasi Washington – Kipling Theme
22. Herizen Guardiola – Set Me Free (feat. Nile Rodgers)
23. Herizen Guardiola – Up the Ladder
24. Justice Smith as Ezekiel Figuero – Zeke’s Poem (I Am the One)