Chiariamolo fin da subito: Un mondo raro è uno dei progetti discografici più belli degli ultimi anni. DiMartino e Fabrizio Cammarata, artisti di punta della scena alternative cantautoriale italiana, sono riusciti con il loro omaggio a Chavela Vargas, l”Edith Piaf” messicana, a dipingere un quadro musicale di una dolcezza disarmante, trasportandoci nelle atmosfere di una musica che nel nostro paese non è mai esistita.
Le 10 tracce che compongo Un Mondo Raro sono una più bella dell’altra e hanno l’incredibile capacità di suonare perfette nonostante siano state riadattate in una lingua diversa, con un approccio per forza di cose distinto. Eppure i pezzi funzionano, eccome, raccontando storie d’amore, di sesso (Macorina), di passione, di solitudine e nostalgia (Non tornerò), proprio come aveva fatto la tormentata Chavela, amante di Frida Kahlo e musa di Almodovar.
Ciò che colpisce più di tutto, in assoluto, è la straordinaria capacità dei due interpreti di suonare credibili nell’interpretazione di pezzi così tanto “locali” e profondamente radicati in un luogo come il Messico, con tutte le sonorità e lo stile nel cantato del caso.
Anche grazie all’aiuto delle chitarre di Juan Carlos Allende e Miguel Peña, i musicisti ‘angeli custodi’ di Chabela Vargas, l’ascolto di Un mondo raro si trasforma soprattutto in un viaggio, quasi mistico, fra le strade di Città del Messico, con il sapore piccantino della tequila sulla punta della lingua.
Qui sotto potete ascoltare Un mondo raro di DiMartino e Fabrizio Cammarata: vi ricordo che l’album è in realtà parte di un progetto più complesso legato anche all’uscita del romanzo biografico “Un mondo raro. Vita e incanto di Chavela Vargas” pubblicato da La Nave di Teseo.