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“È una cabarettista, fantastica, la adoro” sono solo alcuni dei commenti che ieri sera, seduto sulle poltronissime del Teatro Linear Ciak di Milano, ho sentito pronunciare dai fan di Arisa alle mie spalle in occasione della data conclusiva del Voce Tour 2017, un concerto molto particolare, partecipato e soprattutto lunghissimo, quasi infinito.
Partiamo da un commento generale: Arisa è effettivamente bravissima, nel senso che la Voce che dà il nome alla sua tournée c’è, eccome, nonostante a volte il volume (altissimo) delle casse non le abbia reso il giusto merito, rovinando un po’ l’effetto delicato di molte delle sue canzoni, per la gran parte ballate romantiche, dal sapore languido e dai testi suggestivi.
Arisa è in effetti una gran mattatrice, e com’è ormai sua abitudine gioca con il pubblico fino a rompere completamente gli schemi del concerto classico: fin dall’inizio della sua tournée, infatti, il Voce Tour è anche e soprattutto un’occasione per cazzeggiare con i presenti in sala, che in diverse occasioni hanno la possibilità di salire sul palco (anche in modo random, come un paio di giovanissimi fan sfegatati) e scegliere i pezzi della scaletta, che per l’ultima tappa del tour è stata a dir poco infinita. Lo spettacolo, della durata totale di più di due ore, è per la gran parte giocato sulla disperata ricerca da parte dell’artista di un uomo con cui condividere il resto della vita.
Oltre ai successi che hanno reso Arisa celebre (La Notte, Controvento, Sincerità, Guardando il cielo) e le cover (la splendida Cuore, forse il momento più bello e trascinante di tutto il live) c’è infatti stato ampio spazio (persino troppo) per alcune dediche speciali ai presenti, come Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli (ospite fra il pubblico in sala) e il Tuca Tuca di Raffaella Carrà, cantata e ballata con uno scatenato padre di famiglia recentemente scopertosi omosessuale. Pollice in su anche per la scelta di condividere il palco con lo straordinario Andrea d’Alessio, che ci ha regalato il suo beatbox e la sua splendida voce sulle note di Ma l’amore no (remix) e Amami.
Il live di Arisa, iniziato alle 21:30, finisce così a ridosso della mezzanotte con un omaggio speciale ad una coppia gay entrata di recente in contatto con la cantante in occasione dell’imminente matrimonio o, per essere più precisi, dell’unione civile, accolta con un fragoroso applauso che ha scacciato via ogni superfluo pregiudizio. Momento topico da incorniciare, anche se ha allungato ulteriormente il brodo, l’esibizione di un fan che per l’artista ha scritto un intero brano dal sapore “DeGregoriano”.
Qui sotto un paio di video del concerto, la scaletta del live e alcune foto nella gallery in fondo al post.
Scaletta Arisa Teatro LinearCiak Milano Voce Tour 2017 27 marzo 2017
Voce
La donna è mobile/I feel love
Meraviglioso amore mio
Fidati di me
Una notte ancora
Oggi
Una donna come me
Cuore
Sincerità
Io sono
Pensa così
Te lo volevo dire
Ma l’amore no
Nel regno di chissà che c’è
L’uomo che non c’è
Controvento
Guardando il cielo
Gaia
L’Amore della mia vita
L’amore è un’altra cosa
Lascerò
Ho perso il mio amore
Piccola rosa
Tuca Tuca
La notte
Poi però
Il tempo che verrà
Pace