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LE 30 CANZONI MIGLIORI DEL 2018: LA CLASSIFICA DI ZIOMURO RELOADED
Stilare la classifica dei migliori album di questo 2018 che volge al termine è stato decisamente più semplice rispetto a creare quella relativa alle mie canzoni preferite.
Non so esattamente il motivo, anche se immagino sia legato al fatto che un disco è un prodotto molto più complesso rispetto ad una canzone e ti permette di valutare una serie di variabili in modo più completo.
Da una parte hai un solo pezzo, che si gioca il tutto per tutto. Dall’altro hai un disco con un tot di canzoni che alzano o abbassano l’asticella e che di conseguenza ti rendono più semplice fare una scelta che si basi sul confronto.
Dischi perfetti il 2018 non ne ha tirati fuori, poco ma sicuro. Di certo, come già vi raccontavo sul blog, c’è però stata tanta carne al fuoco e pure piuttosto succulenta, soprattutto dal fronte italiano.
Nota a margine: è vero, non ho tempo di ascoltare tutti gli album usciti e alcuni generi proprio non li riesco ad ascoltare, quindi scordatevi le classifiche alla Rolling Stone.
Di conseguenza, com’è ovvio, ci saranno degli esclusi eccellenti. Un esempio su tutti: Tranquility Base Hotel e Casino degli Arctic Monkeys, un disco di certo rivoluzionario, interessante e un bel progetto in generale, ma che ho ascoltato una sola volta e lasciato lì. Ho concesso una posizione speciale a Dirty Computer di Janelle Monae e al chiacchieratissimo A Brief Inquiry into online relationships degli The 1975 perchè ne parlavano tutti e faceva figo averceli: diciamo entrambi bellini, piacevoli, ma c’è stato molto, molto di meglio. Come la numero uno, che vi farà incazzare.
Ecco dunque la mia personale classifica dei 20 album migliori del 2018. Quali sono stati i vostri?
20. The 1975 – A Brief Inquiry into online relationships
19. Capo Plaza – 20
18. Non abbiamo armi – Ermal Meta
17. Dirty Computer – Janelle Monae
16. Shawn Mendes – Shawn Mendes
15. Francesca Michielin – 2640
14. Achille Lauro – Pour l’Amour
13. Salmo – Playlist
12. Carl Brave – Notti Brave
11. El Mal Querer – Rosalia
10. Post Malone – Beerbongs & Bentleys
Ho ascoltato le canzoni di Posty allo sfinimento quest’anno e questo disco in particolare. Evidentemente me lo voglio tenere stretto, prima che faccia la brutta fine di tutti i trapper americani con i tattoo in faccia.
9. Calcutta – Evergreen
Un album che ci ha messo tanto, tantissimo a salire con gli ascolti. Ce ne sono voluti un’infinità ma alla fine al cuore ci è arrivato. Anche se Mainstream resta su un altro livello.
8. Ultimo – Peter Pan
Di Ultimo apprezzo originalità e freschezza. Rischia tantissimo di diventare il nuovo feticcio degli appassionati di mainstream melodico italiano, quando di fatto mainstream (ancora) non è. Un disco davvero molto bello, anche se un po’ troppo lungo.
7. Troye Sivan – Bloom
Un disco delicato dove Troye Sivan racconta senza filtri la sua interiorità e soprattutto la sua innocente sessualità, disegnata con i tratti di un fiore che sboccia. Notevole davvero.
6. Marco Mengoni – Atlantico
Marco Mengoni si libera del giogo di Michele Canova e attraversa l’oceano per un album ricco di spunti e carico di melodie accattivanti. Bello fin dal primo ascolto, probabilmente il migliore della sua carriera.
5. The Carters – Everything is love
Jay-Z e Beyoncé lavoravano ad un disco congiunto da una vita. Doveva essere un album in cui avrebbero risolto la loro crisi coniugale, ma è un progetto che parla del loro essere sempre “al top” con una forte componente “black”. Molto diverso da quello che mi sarei aspettato, non certo un capolavoro ma resta il fatto che l’ho consumato. E credo continuerò a farlo.
4 . Frah Quintale – Lungolinea
Più una playlist in divenire che un vero e proprio disco. Il disco di Frah Quintale è la dimostrazione di come la musica italiana abbia un nuovo, straordinario cantautore. Non solo Frah ha una voce spettacolo e uno stile R&B unico, ma è anche una delle penne migliori in circolazione. Leggetevi bene il testo di canzoni come Nei treni la notte o Gli Occhi per capire quello di cui sto parlando.
3. Cosmo – Cosmotronic
Se vi dicessi che ho ascoltato e apprezzato anche il lato B, tutto elettronico, mentirei spudoratamente. Eppure tutte le altre canzoni le so a memoria, come molti dei miei amici e coetanei. Raro, anzi rarissimo che un disco italiano sia così dannatamente ballabile e perfetto per la discoteca. Album davvero top. Pizzeria! Pizzeria!
2. XXXTentacion – ?
Tentacion se ne è andato troppo presto, ma era abbastanza ovvio che non sarebbe durato tanto, visto che non era esattamente uno stinco di santo. Il suo ultimo disco da vivo è una figata e ha tutto: gioia, rabbia, disperazione, follia, fra il soul, l’R&b e il rap.
1 . Sfera Ebbasta – Rockstar
Del perchè molti di voi non abbiano capito davvero chi è Sfera Ebbasta ve ne ho parlato qui. Gionata Boschetti in arte Sfera è senza se e senza ma l’artista del 2018.
Con il termine “Rockstar” il re della trap ha voluto portare in Italia un concetto che non conoscevamo, quello dello sbruffone con il pellicciotto che sboccia Donpero, si scopa 10 tipe (di cui non gliene frega un cazzo) a sera e lancia cash in aria con lo sparasoldi. E che va al concerto del Primo Maggio con due rolex indosso.
Rockstar è il racconto orgoglioso (super orecchiabile) del parvenu che ha lasciato i mezzi pubblici per Uber e che si racconta senza nessun filtro, perché l’unica legge morale che gli interessa è quella del denaro. E chiamalo stupido.
In un mondo in cui vige il principio del politicamente corretto e in cui qualunque categoria è intoccabile, Sfera si presenta come un maschilista senza regole e senza filtri. Perdonatemi, ma per me questa mancanza totale di ipocrisia è straordinaria.