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Seguo Madonna con affetto fin da quando sono piccolo. Sin da quando veniva ancora considerata la regina del pop e vantava una fama al pari di Michael Jackson e di Gesù Cristo. Erano gli anni 90, un’altra epoca, un altro me. Ma la passione nei suoi confronti non è mai scemata, stimolata dall’età dell’oro di MTV.
Madonna, anche oggi, resta la più grande artista femminile di tutti i tempi. Nessuno come lei, a livello di stile, di tendenze create dal nulla, di innovazione a livello musicale. Madonna rappresenta ancora oggi tutto quello di cui il mondo del pop ha bisogno.
Eppure, ed è inutile negarlo, Madonna cammina oggi sul viale del tramonto. Sono 14 anni, da quando è uscito Confessions on a dancefloor, che Madonna non è riuscita a riconquistare le classifiche mondiali. Un’eternità. C’è stato il tentativo furbetto di fare urban di Hard Candy, il ritorno all’electro pop di MDNA, un disco diviso fra passato e presente come Rebel Heart. Ma nessuno di questi è riuscito a fare bene come i precedenti.
E adesso tocca a Madame X, trainato da 4 estratti che non hanno soddisfatto praticamente nessuno. Non sono canzoni brutte di per sé, ma sono senza ombra di dubbio canzoni “sciape”, che non lasciano a bocca aperta né il segno dell’attuale panorama internazionale. La stessa Medellin, cresciuta enormemente ascolto dopo ascolto, è una canzoncina con la base reggaeton. L’ultimo dei generi che ci saremmo mai potuti aspettare da Madonna.
Ecco perché tutti stanno parlando della performance di Madonna all’Eurovision Song Contest 2019. Il suo ennesimo banco di prova (del 9). A 60 anni suonati, e considerato che non possiamo immaginarci che si esibirà dal vivo ancora per molto, ci saremmo aspettati qualcosina di più. Non tanto da un punto di vista scenico, sul quale non si può davvero eccepire, quanto piuttosto di una performance vocale che, sulle note di Like a Prayer, si è rivelata quasi imbarazzante.
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Conosciamo benissimo i limiti vocali di Madonna, che non è Beyoncé né tantomeno la nemica/amica Lady Gaga. Considerato che pur sempre di cantante parliamo, pretendiamo in ogni caso un’esibizione di qualità, com’è giusto che sia.
Like a Prayer, dicevamo, l’ha stonata dall’inizio alla fine, mentre Future, il pezzo insieme a Quavo, è stato interpretato con l’ausilio dell’autotune. Da qui le ovvie polemiche, dopo tutto comprensibili.
C’è un però. Chi ha scritto o commentato che l’artista statunitense possa considerarsi “finita” probabilmente dovrebbe rivedere un attimo le proprie posizioni. E questo per diversi motivi.
Madonna ci ha regalato dopo tutto (ed è innegabile) un’esibizione maestosa, suggestiva e (coraggiosamente, va detto) dal vivo. Sono in poche, oggi, le artiste che a questa età ancora riescono a mettersi così tanto in gioco. Cher e Janet Jackson, giusto per citare due colleghe “della stessa generazione” non possono certo vantare, attualmente, la sua stessa cazzimma (per non parlare del loro abuso del playback).
Ma non solo. Ancora non sappiamo se e quando venderà Madame X di Madonna, ma soprattutto come suonerà. Considerato il trascorso, la sua carriera e le sorprese che ancora ha in serbo per noi, prima di definire Madonna artista finita io ci penserei due volte. Madonna non sarà più la cantante di maggior successo in circolazione, ma è evidente che ha ancora tanto, tantissimo da dare alla musica mondiale. Che vi piaccia, o no.
Thanks for coming to my Ted Talk.