Congratulazioni alla piccola Rita Longordo, che ieri sera, 7 dicembre, si è portata a casa grazie al pezzo Acca il premio per la migliore canzone allo Zecchino d’Oro 2019, la storica manifestazione organizzata dall’Antoniano di Bologna e sbarcata in finale per la prima volta all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno.
https://twitter.com/zecchinodoro/status/1203473612654682112?s=20
Dopo una battaglia all’ultima nota, condotta da Antonella Clerici e Carlo Conti, l’ambito premio musicale è stato conferito da una giuria eccezionale: accanto a 20 bambini dai 8 ai 12 anni, hanno ascoltato e votato le canzoni in gara Laura Chiatti, Luciana Littizzetto, Claudia Gerini, Stefano De Martino, Ficarra e Picone e Giovanni Allevi.
Dietro a Rita nella classifica finale troviamo nell’ordine I Pesci parlano e Non capisci un tubo. Rita Longordo, 8 anni di Bussana di Sanremo (IM), ha avuto per questa occasione in dono un pezzo scritto da Flavio Careddu, Irene Menna e Alessandro Visintainer.
Ecco il significato di Acca, la canzone vincitrice dello Zecchino d’oro 2019.
Tra tutte è una delle più alte, sicuramente la più silenziosa, senza dubbio molto importante!
Chi è? Parliamo della letterina Acca, a volte maltrattata e troppo spesso dimenticata!
Le irriverenti note di questo brano ci portano in un mondo disordinato e confuso, dove scopriamo quanto sia fondamentale!
Che mondo sarebbe senza di lei?
Qui sotto trovate audio e testo di Acca, la canzone che ha vinto Lo Zecchino d’oro 2019!
ACCA – TESTO
Yo yo yeeeeee yo yo ye ye
C’è chi dice che non servo perché un suono non ce l’ho,
Chi mi crede senza senso, quasi inutile, però! Yo
Io non penso, io non prendo alla lettera gli insulti,
So che valgo, so che gli ultimi sono primi per virtù! Yo!
Uno schiocco delle dita sarà “sciocco” senza me
E le “mosche” voleranno “mosce mosce” intorno a te!
Se io manco, puoi star certo che la festa finirà,
Più nessuno riderà!
Sono l’acca -a
Tra le lettere, Sono quella meno scritta!
Su due lunghe gambe, io me ne sto Letteralmente zitta,
Ma, se in mezzo a tutte le altre, mi ci metto, guarda un po’,
So parlare, son speciale, Necessaria altro che no!
Ah-ah-ah-ah-acca, acca! Yo yo ah-ah-ah-ah-acca!
Se sto sola, resto muta e non mi si sente più,
Ma se sto con le mie amiche, puoi sentirmi pure tu! Yo
Se la gente, qualche volta, si dimentica di me,
C’è uno sbaglio, c’è un imbroglio, questo è un guaio e sai perché?
Se di “pesche” ti vien voglia, solo “pesce” troverai
E se vuoi mangiare i manghi, cosa mangi non lo sai
Se io manco, puoi star certo che la festa finirà
Più nessuno riderà!
Sono l’acca- ah!
Tra le lettere, Sono quella meno scritta!
Su due lunghe gambe, io me ne sto Letteralmente zitta,
Ma, se in mezzo a tutte le altre, mi ci metto, guarda un po’,
So parlare, son speciale, Necessaria altro che no!
Ah-ah-ah-ah-acca- acca! Yo yo ah-ah-ah-ah-acca!
Alla fine, in fondo in fondo, è questa la faccenda:
Siamo tutti necessari, tutti utili a vicenda,
Siamo tutti un po’ importanti, tutti perlomeno un po’,
Tutti quanti indispensabili
Ciascuno come può!
Sono l’acca-a tra le lettere, sono quella meno scritta!
Su due lunghe gambe, io me ne sto letteralmente zitta,
Ma, se in mezzo a tutte le altre, mi ci metto, guarda un po’,
So parlare, son speciale, necessaria altro che no!
Sono l’acca-a tra le lettere, sono quella meno scritta!
Su due lunghe gambe, io me ne sto letteralmente zitta,
Ma, se in mezzo a tutte le altre, mi ci metto, guarda un po’,
So parlare, son speciale, necessaria altro che no!
Ah -acca!