SEGUI LA PAGINA FACEBOOK UFFICIALE DI ZIOMURO RELOADED!
SEGUI ZIOMURO SU TWITTER E INSTAGRAM
CLICCA QUI PER LO SPECIALE DI ZIOMURO RELOADED SUL FESTIVAL DI SANREMO 2019!
Il teatro Ariston scalda ufficialmente i motori per il Festival di Sanremo 2019, la kermesse musicale per eccellenza che anche quest’anno, per la seconda volta di fila, verrà presentata da Claudio Baglioni (che è anche il direttore artistico del concorso). Insieme all’interprete romano anche la comica Virginia Raffaele e Claudio Bisio.
https://twitter.com/SanremoRai/status/1083060329431687181
24 le canzoni in gara quest’anno, come già vi avevo raccontato qui sul blog. Eliminata per questa volta la gara delle Nuove Proposte: i due giovani (Mahmood e Einar) sono infatti stati scelti nel corso di Sanremo Giovani 2018 e si scontreranno così con gli altri 22 “BIG” in gara.
Fra di loro, troviamo anche gli Zen Circus, in gara con il brano L’Amore è una dittatura. Qui sotto trovate il significato del pezzo, qualche stralcio del testo del brano, i suoi autori e le prime recensioni del pezzo da parte delle testate musicali che hanno avuto la possibilità di ascoltare il brano in anteprima.
ZEN CIRCUS – L’AMORE E’ UNA DITTATURA
SIGNIFICATO
Una canzone dal forte significato politico, che parla dei tempi moderni, e fa in particolare riferimento a porti e confini chiusi. Molto attuale, visto il periodo storico che viviamo.
AUTORI
Zen Circus
ANTICIPAZIONI CANZONE
Appino che declama lunghe strofe quasi senza prender fiato, raccontando la sua visione del tempo odierno, tra citazioni poltiche (i porti chiusi) e metafore: “L’amore è una dittatura fatta di imperativi categorici, ma nessuna esecuzione, mentre invece l’anarchia la trovi dentro ogni emozione”. Una canzone in crescendo, senza ritornello, con un finale elettrico ed intenso. Coraggiosa.
brano filastrocca di protesta nei confronti di certa politica che gioca sulla paura del diverso. Si parte con “le porte aperte, i porti chiusi” e si conclude con un esplicito: “Spero ancora che qualcuno sia lì fuori ad aspettarti, non per chiederti soldi, neanche per derubarti, non per venderti la droga e soffiarti il posto di lavoro…”. La musica si mescola tra carillon e rintocchi di orologio. Polemica.
Il Fatto quotidiano: I The Zen Circus cantano la paura del diverso: citano “porte aperti e porti chiusi”, citano l’anarchia, raccontano degli sguardi “attoniti” che ricevono due uomini che si baciano.
Real Time: “Ci hanno visti nuotare in acque alte fino alle ginocchia”. Una canzone denuncia e riflesso del momento socio-politico di oggi. Tra Internet, notizie di cronaca, paura di vivere sembra quasi che l’amore diventi una dittatura. La marcetta sottolinea le parole dure #FaRiflettere
All Music Italia: Il brano più atipico del Festival. Una struttura / non struttura tipica di alcune produzioni passate della band, che arriverà sul palco dell’Ariston senza snaturarsi. Il ticchettio di un orologio è il filo conduttore di tutto il pezzo, ma nella prima e nell’ultima parte riesce a ritagliarsi una parte importante. Un continuo incalzare che, musicalmente, ben si sposa con un testo intenso e pregno di siginificati che ricorda il cantautorato degli anni ’70.
Billboard Italia: Un’analisi della società di oggi. Insieme a quello di Daniele Silvestri, questo è il testo più lungo del Festival. Si parla dell’educazione (che a volte non è vincente), degli sbagli di chi vuole imporsi. È un brano sociale che però non ha bisogno di slogan. Un pezzo drammatico che però, in conclusione, valorizza l’umano: «Sei l’unica. Sei il solo».
Fanpage: Se la giocano senza paura e a viso aperto gli Zen, che portano un testo lungo, pieno di parole, senza ritornello (sic), con un tic toc carillonato che segna l’incedere del tempo. Non potevano, conoscendo la loro storia non parlare di quello che ci circonda e anche loro parlano di porte aperte e porti chiusi (e non sono gli unici, vedi Negrita). Senza farsi ingannare dall’”amore” del titolo Appino e soci parlano di topi, sangue, anarchia e di chi arriva né per chiedere soldi, né per derubare o soffiare il posto di lavoro. Una lunga filastrocca con la batteria di Karim che segna il tempo e la voce di Appino che come sempre dà il senso dell’urgenza. Sono gli Zen Circus come li conosciamo. E coraggiosi.
http://music.fanpage.it/
Il Festival di Sanremo 2019, vi ricordo, verrà trasmesso in diretta su Rai Uno dal 5 al 9 febbraio prossimi. Se siete interessati a seguirlo in diretta, vi invito a cliccare qui.