Il 19 dicembre 1915 nasceva a Parigi Edith Piaf, artista che sarebbe diventata nel corso degli anni la voce simbolo di tutta la Francia: il passerotto (Piaf, nell’argot francese, il suo vero nome era Edith Gasson) mosse i primi passi con il padre per la strada, cantando per racimolare qualche spicciolo, e visse un’infanzia e una vita tormentata, fatta di cattive frequentazioni, morte (la più dolorosa quella del compagno Marcel Cerdan) e un’artrite reumatoide (peggiorata dai problemi d’alcol) che l’accompagnò fino alla fine dei suoi giorni.
Edith Piaf rappresenta per il sottoscritto il mio percorso verso la lingua francese, che ho iniziato ad amare poco a poco: i miei amici francofoni o francofili mi facevano spesso ascoltare le sue canzoni, soprattuttto La Foule, che mi legano indissolubilmente agli anni dell’università, ma anche al periodo vissuto in Francia, vicino a Parigi, lo scorso anno.
Tanti auguri, Edith.