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Il nuovo singolo de Le luci della centrale elettrica è una figata e si intitola Stelle Marine: il pezzo è una chiara dedica a Milano (la 90 è la celebre linea di tram che circola di giorno e di notte) ed è, parafrasando, una dedica alla marea di migranti che ogni giorno arrivano in stazione Centrale alla ricerca di un futuro migliore.
Vasco Bondi & compagni l’avevano fatto intendere piuttosto chiaramente: il loro quarto album, intitolato Terra, avrebbe avuto un sapore spiccatamente folk e avrebbe contenuto al suo interno pezzi dal forte impegno sociale.
Qui sotto audio e testo di Stelle Marine de Le luci della centrale elettrica: commenti?
Testo
in questa notte di disordine
sentinelle è andata via la luce
tutti hanno visto
per la prima volta le stelle
in questa terra di fuochi non piove da mesi
ovunque minacce preghiere
scritte in arabo in italiano in cirillico con ideogrammi cinesi
in questa città moderna che un giorno sarà una città antichissima
scolorita da troppa pioggia troppo sole
sarà bellissima
ho sentito la tua voce in una conchiglia
l’acqua si impara dalla sete, la terra dagli oceani attraversati
la pace dai racconti di battaglia,
ho sentito la tua voce in una conchiglia
in questa notte alcuni superano i deserti
i mostri marini i loro destini
hanno i segni sui polsi dei sogni enormi e documenti falsi
in questa terra di laghi di vulcani
di corsie preferenziali persone sorridenti e cieli sereni
sono sacri gli interessi dell’ENI
in questa città stupenda dove si infrange l’onda migratoria
e dove vegli di chi passa
tutta la notte sulla 90
ho sentito la tua voce in una conchiglia
l’acqua si impara dalla sete, la terra dagli oceani attraversati
la pace dai racconti di battaglia,
ho sentito la tua voce in una conchiglia
in questa notte buia
un razzo lanciato
come una stella filante un canto struggente arriva in centro
trasportata in centro
la sabbia del deserto
in questa terra di confusissimi sogni
d’oro, d’argento di cemento armato
il cielo è sempre più blu
blu metallizzato
in questa città tutto è illuminato
e fuori dalla stazione danze tribali esplosioni cartoline un bambino appena nato
le sue mani sembrano stelle marine
sembrano stelle marine
sembrano stelle marine
ho sentito la tua voce in una conchiglia
l’acqua si impara dalla sete, la terra dagli oceani attraversati
la pace dai racconti di battaglia,
ho sentito la tua voce in una conchiglia
l’acqua si impara dalla sete, la terra dagli oceani attraversati
la pace dai racconti di battaglia,
l’acqua si impara dalla sete, la terra dagli oceani attraversati
la pace dai racconti di battaglia,
l’acqua si impara dalla sete, la terra dagli oceani attraversati
la pace dai racconti di battaglia,