Si è da poco conclusa la messa in onda (e il relativo ascolto) delle canzoni del Festival di Sanremo 2020.
Clicca qui per lo speciale di Ziomuro Reloaded dedicato al Festival di Sanremo 2020!
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Arrivati a questo punto posso finalmente dirvi cosa ne penso di questo festival in generale e quali canzoni dei BIG di questa edizione sono le mie preferite. Per recuperare le mie pagelle della prima serata di Sanremo, a proposito, vi invito a cliccare qui.
Qui sotto trovate le pagelle sulle canzoni di Sanremo 2020 che abbiamo ascoltato nel scorso della seconda serata appena conclusasi.
Campioni Sanremo 2020 – Pagelle del 5 febbraio
Piero Pelù – Gigante: Non proprio il mio genere, ma è una canzone dopo tutto non noiosa dedicata al figlio. Voto 6 politico
Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare): Elettra fa il suo, ovvero il reggaeton. Canzone che ti entra in testa dopo mezzo ascolto. A livello artistico poca roba, tutt’altro discorso a livello radiofonico. voto 6
Enrico Nigiotti – Baciami adesso: Enrico fa una canzone più carina di quella dell’anno scorso, ma non decolla mai Voto 6
Levante – Tikibombom: Una delle canzoni che mi è piaciuta di più in assoluto. Interpretazione magnifica, bel testo voto 9
Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr: i Pinguini Tattici colgono la scia rock divertente de Lo Stato Sociale con una canzone che concettualmente è la stessa roba dei loro colleghi. Simpatica ed immediata, ma in generale nulla di che. Voto 6
Tosca – Ho amato tutto: una ballata lenta, molto lenta. Fuori gara, e non nel senso positivo del termine. Voto 5
Francesco Gabbani – Viceversa: che bravo Francesco. Riesce ad essere delicato ma allo stesso tempo ficcante. Un testo davvero molto bello per un pezzo strano e molto diverso dai precedenti, ma davvero convincente e valido. Voto 7 e mezzo.
Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso: sarà stato l’orario, ma questa ballatona per la figlia che difficilmenre riascolteremo non mi è proprio piaciuta. E non l’ascolterò mai più credo, voto 4
Rancore – Eden: furbetto. Il pezzo ha un bellissimo testo, serrato come nello stile di Rancore, che ha deciso di affidarsi a Dardust per “la base giusta”. Concettualmente il “ra ta ta” vale come il clap clap di Soldi. Bel pezzo ma è un po’ troppo costruito per vincere. Se lo meriterebbe eh, però… voto 7
Junior Cally – No grazie: la canzone ricorda molte altre (tipo Black Skinhead di Kanye West e 90 Min di Salmo) ma si lascia ascoltare e non annoia. Non la migliore canzone di questo Festival ma di certo una bella botta di energia. 6/7
Giordana Angi – Come mia madre: Noiaaaaaaaaaa voto 5
Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango: Zarrillo arriva dopo una serata infinita con un pezzo molto più ritmato e frizzante di quello che mi sarei aspettato. Non vincerà mai, ma almeno ci ha provato e non è una lagna. voto 6+