Il rap nel mio paese è il nuovo singolo di Fabri Fibra tratto da Squallor: bella sta canzone, credo proprio che spaccherà, è un po’ una versione aggiornata di Applausi per Fibra. Sicuramente molto, ma molto meglio di Alieno.
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Qui sotto il video ufficiale: il testo parla chiaramente di Fedez (che viene citato senza problemi), si tratta dunque di un vero e proprio dissing al rapper milanese, che subentrò a Fibra nella conduzione di X Factor.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=n595m2tEPOo&w=560&h=315]
Testo
Fabri Fibra più mistico di Shiva
artista come Ligabue
solista dal 2002
futuristico Hakira
attira
ma l’artista è come il cazzo sotto coca
prima o poi si ritira
a casa ho lampade floss
la strumentale di Ross
in copertina la scritta Squallor disegnata da Foss
come va raga tutto apposto
stai composto il rap è esploso
faccio testi malati after party al pronto soccorso
questa musica è sempre diversa eppure la gente in saltella
tatata papa tutti la stessa metrica sembra la tarantella
io ti rimando a scuola con il microfono nella cartella
togli la base non c’è problema posso andare anche a cape- la
non ci si crede chi mi ascolta si rivede
odia i rapper banali chi li produce chi li segue
dieci in comunicazione
non uso mai l’inglese ora faccio un’eccezione
fuck Fedez!
il rap nel mio paese
non essere scortese
30 in-store del mese
vende il disco chi è in tele
sotto stress l’ho capito a mie spese
nessuno esiste se le telecamere non sono accese
il rap nel mio paese
un po’ qua un po’ là
un po’ rock un po’ dance un po’ facce ballà
un po’ club un po’ fashion
le modelle tre flash
il rap nel mio paese
passa una figa
passa una figa
fischio
passa la pula passa la pula zitto
in america fumano ganja quelli della Walt Disney
qui da noi vieni giudicato se lo dici nei dischi
questi giornalisti presi male se non parli di politica
non ho mai saputo per chi votare perdonatemi ma che fatica
quell’epoca è finita, andata
butto la vita in una data
sogno di prendervi tutti sotto o sopra una macchina rubata
passa la palla facciamo due tiri
passaggi in radio sempre quelli facciamo due giri
in rete solo piccole realtà
che in pratica nemmeno esistono nella realtà
a cosa cazzo aspiri
a te basta che respiri
a me basta che ti spari
il motore su di giri un frontale con Max Pezzali
sono andatroll in tele tutti dicevano belle rime
resta qui a condure in qualche talent,
si, bella fine
il rap nel mio paese
non essere scortese
30 in-store del mese
vende il disco chi è in tele
sotto stress l’ho capito a mie spese
nessuno esiste se le telecamere non sono accese
il rap nel mio paese
un po’ qua un po’ là
un po’ rock un po’ dance un po’ facce ballà
un po’ club un po’ fashion
le modelle tre flash
il rap nel mio paese
sono nato nel 1976
meglio avere un figlio tossico
che un figlio gay
conosco gente che lo pensa e che non pensa agli altri
ma con 20 grammi vai in galera mica a un gay party
scrivo questo pezzo per farvi un po’ incazzare
l’argomento scotta come merce da piazzare
domande che mi faranno da quel prossimo anno zanzare
tu parli di illuminati perchè ti vuoi abbronzare
ho fatto il dissing con Vacca tutti dicevano è troppo
ci siamo messi in gioco
il contrario del mondo del pop
ora sto meglio e scommetto anche lui
il rap è un viaggio
e tu ci invidi perchè sai che ti manca il coraggio
il resto è tutto studiato
a tavolino d achi c’ha i soldi
brutto sfigato me lo sentivo dire anche nei sogni
butto il fiato in quello che scrivo su questi fogli
punto a capo tu benvenuto in un mondo di fogli