Linus è solo l’ultimo di una lunga lista di artisti che ha deciso di dire addio per sempre al social network più cool in circolazione: no, non sto parlando di Facebook bensì di Twitter, che se no n ve ne foste ancora accorti è diventato uno dei social più importanti sia per le star sia per noi “blogger”, visto che ci troviamo sempre le news migliori e più fresche in assoluto.
Ma perché Linus ha deciso di cancellare il suo account Twitter? Il dj a capo di Radio Deejay ha rivelato tutta la sua rabbia e delusione nei confronti di alcune pesanti critiche ricevute da degli ultrà juventini, che l’hanno riempito di critiche e insulti proprio sul social dell’uccellino blu:
Dopo averlo usato in maniera intermittente per poco meno di un anno, l’altro ieri ho deciso di chiudere il mio profilo su Twitter. Mi è molto dispiaciuto, lo strumento può essere molto divertente e soprattutto utile, ma la mia serenità vale molto di più.
Me ne sono andato grazie a un piccolo ma agguerrito gruppo di ultrà juventini che hanno evidentemente deciso di usarmi come la loro bambola woodoo.
I tifosi della Juve sono oltre dieci milioni e con il 99 % di loro ho un rapporto bellissimo. Lo vedo quando vado allo stadio (che peraltro ho inaugurato io), lo leggo sui messaggi che tutti i giorni mi arrivano, l’ho provato a Berlino, passeggiando per due giorni in mezzo a migliaia di loro.
Ma di questi tempi bisogna fare i conti con gli ultrà della generazione Facebook, quelli che si autoalimentano fino a far diventare gigantesche delle cose inutili.
La genesi di questa follia è legata a due momenti.
Juventus Roma di un anno e mezzo fa. Nello speciale di Sky, alla domanda di cosa ne pensassi della vicenda Moggi e Tangentopoli, ho detto (e ci sono le registrazioni) semplicemente che con la squadra pazzesca che avevamo non capivo il bisogno dell’arroganza che usciva dalle intercettazioni. Punto. E sfido chiunque a mettermi in bocca altro.
L’altra è la vicenda Allegri.
Vivendo a Milano, era per me consuetudine incontrarlo in giro per ristoranti in compagnia di Galliani, come una vera ed affiatata coppia di amici. Milanisti. Molto milanisti.
Vederlo arrivare sulla panchina di Conte, di cui (come tutti gli juventini) ero perdutamente innamorato, mi sembrò quasi una bestemmia.
Da qui la provocazione delle “dimissioni” da tifoso.
Ho avuto abbondantemente modo di ricredermi su Allegri, e l’ho detto in mille circostanze.
Riassumendo, il primo era un parere in un’intervista, niente di più. La seconda una provocazione da tifoso innamorato dell’integrità dei suoi colori.
Ce ne faremo una ragione, che dite?