-Noone fucks with the Queen!- è una delle frasi chiave di tutto il Rebel Heart Tour di Madonna, che mai come in questo tour e relativo album sottolinea, in maniera ormai plateale, la sua totale consapevolezza di essere effettivamente l’unica e sola regina del pop esistente. La sua bitchy attitudine non l’ha resa soltanto la donna che è ma le ha anche permesso di mandare a fanculo la paura per il terrorismo e portare avanti, oserei dire in pompa magna, il principio secondo cui lo spettacolo deve continuare. Sì, anche e soprattutto a Parigi.
Come già vi avevo raccontato qui, il Rebel Heart Tour di Madonna è la solita festa della musica in cui prevalgono le coreografie e le scenografie sul cantato vero e proprio, dove il fumo è molto più consistente dell’arrosto, ma dopo tutto è uno spettacolo godibile nonostante sia palesemente limitato dal suo svolgersi in un palazzetto, soprattutto se consideriamo che Madonna ci aveva abituati ai palco in continuo movimento (quello sì, pazzesco) dell’MDNA Tour.
Anche il secondo show fissato all’Accorhotels Arena di Parigi (ex Bercy, come la chiamano ancora tutti) è stato calibrato fino all’ultimo dettaglio ma, purtroppo, ha mancato di quell’effetto sorpresa che ci aspettavano dopo la prima tappa, della sera prima: per chi non sapesse di cosa sto parlando, vi basti sapere che Madonna non più di 48 ore fa ha cantato insieme al figlio David Redemption Song di Bob Marley, per poi ripetere (mannaggia a lei, io ero a letto e il mio ostello stava a 2 minuti a piedi) l’esibizione in Place de la République (CLICCA QUI PER VEDERE IL LIVE DI MADONNA A PIAZZA REPUBLIQUE).
Tutto secondo copione, insomma, dall’intro epico di Iconic, alle acrobrazie sulle croci di Holy Water, all’evitabile Body Shop, al medley spagnoleggiante, alla spettacolare (non ho altri termini per descriverla) Illuminati fino a La Vie en Rose e alla super mega deludente conclusione di Holiday. L’unico vero guizzo creativo è arrivato con la scelta di cantare Like a Prayer con alle spalle l’immagine simbolo del post attentati, seguita poi a ruota dalla dedica speciale ai francesi con la Marsiglese “remixata”, se così si può dire, con Music.
In ogni caso, grazie Madonna, per avermi fatto vivere l’ennesima grande serata di musica. L’emozione di averti visto nella città delle luci accecanti, come la chiama qualche tuo collega, è stata imparagonabile.
#RebelHeartTour #Madonna pic.twitter.com/UEoGvbh8Tg
— ziomuro (@ziomuro) December 10, 2015
#RebelHeartTour #Madonna pic.twitter.com/Tsev62oOfA
— ziomuro (@ziomuro) December 10, 2015
La Marseiilese #RebelHeartTour pic.twitter.com/vw9i3KwcLq
— ziomuro (@ziomuro) December 10, 2015
Unapologetic Bitch #RebelHeartTour pic.twitter.com/D5rx0KT3HD
— ziomuro (@ziomuro) December 10, 2015
Scaletta concerto Madonna Parigi 10 dicembre 2015 Accorhotels Arena
Intro / Revolution
Iconic
Bitch i’m Madonna
Burning Up (rock version)
Holy water/Vogue
Devil Pray
Interlude Messiah
Body Shop
True Blue
Deeper and deeper
Heartbreak City
Love don’t live here anymore
Like a virgin (Dancehall remix)
Interlude S.E.X./Erotica
Living for love remix
La Isla Bonita
Dress you up/Intro the groove/Lucky Star (Flamenco version)
Like a prayer
Rebel heart
Secret Project / Illuminati Interlude
Music/Get stupid/ La Marsigliese
Candy Shop
Material Girl
Diamonds are a girl’s best friend
La vie en rose (acustica)
Unapologetic Bitch (special guest: Diplo)
Holiday