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Ariana Grande ha definito il 2018 come l’anno migliore della sua carriera e il peggiore della sua vita. Premiata da Billboard come donna dell’anno, l’artista di Boca Raton si è infatti trovata costretta a ringraziare il pubblico con il cuore ancora colmo di tristezza per la morte dell’ex fidanzato Mac Miller e per la rottura dal promesso marito Pete Davidson. Per non parlare degli strascichi di Manchester, che probabilmente non smetteranno mai di tormentare i suoi incubi .
Da quel periodo così buio, Ariana Grande tirò fuori un disco decisamente brutto e chiuso in modo frettoloso come Sweetener. Il dolcificante (l’amore per Davidson, a cui Ariana aveva avuto pure il coraggio di dedicare un’intera canzone, con nome e cognome) non era infatti bastato per edulcorare un progetto che, ad eccezione dei due gioeilli pop No Tears left to cry e God is a Woman, faceva acqua da tutte le parte.
Incredibile ma vero, Ariana Grande si è rialzata dal letame e in tempi record per l’industria discografica odierna (7 mesi, davvero un battito di ciglia) si è rimessa in gioco a 360 gradi con un nuovo disco, thank u, next, il quinto della sua carriera e probabilmente quello più contemporaneo e r&b in assoluto.
Non crediate che Ariana Grande sia una starlette ex Disney come tante altre. Chi ve ‘l’ha venduta come cantante pop evidentemente di musica ne capisce gran poco, perché il soul all’artista sta addosso come il cacio sui maccheroni.
thank u, next, come suggerisce il titolo è proprio un nuovo capitolo, una porta chiusa al passato, un cambiamento di direzione, senza guardarsi indietro. Non è soltanto il bisogno di un nuovo fidanzato (se ne parla della deliziosa title track, diventata un meme virale, come da aspettative del team di Ariana, furbastri) ma è proprio la necessità di indossare panni nuovi, più scollati e attillati.
Questo è l’approccio con cui nascono canzoni come 7 Rings (con cit di Tutti insieme appassionatamente) o Break up with your boyfriend, I’m Bored, pezzi provocanti, accattivanti, scollacciati e in linea con le attuali tendenze della trap. Ma c’è di più, molto di più.
Rimane in Ariana la voglia di giocare con la voce, toccando note soul altissime che farebbero impallidire Mariah Carey (Imagine), e di sperimentare con echi electro-pop sperimentali (come in Ghostin, che richiama da lontano atmosfere già apprezzate in My Everything)).
Ariana Grande è insomma sempre lì, che si muove fra il funky (Bloodline), l’R&B e il gioco di parole romantico e piacione (NASA), schiava della iper produzione ma sempre molto coerente con sé stessa e con il proprio pubblico. Thank u, next è insomma rappresentazione di ciò che è Ariana oggi, una giovane donna bisognosa di certezze ma carica di stimoli. Dio solo da cosa ci riserverà il prossimo capitolo di questo suo intricato romanzo personale.
TRACKLIST
- Imagine
- Needy
- NASA
- Bloodline
- Fake smile
- Bad Idea
- Make Up
- Ghostin
- In My Head
- 7 rings
- thank u, next
- Break Up with Your Girlfriend, I’m Bored