Allora sostanzialmente faccio il post con una settimana di ritardo ma alla fine voi a che cambia? L’Expo 2015 resterà a Milano fino ad ottobre e che io faccia il post ora o fra un mese è comunque lo stesso no?
Fatta questa inutile premessa, si, la settimana scorsa (mercoledì) sono finalmente stato all’Expo, in compagnia di un mio carissimo amico di Napoli ex collega a Disneyland Paris e la sua fidanzata libanese, per cui ho parlato per un paio di giorni italiano, inglese, francese tutti mescolati, è stato bello.
Siamo arrivati a Rho Fiera alle 10 in punto e abbiamo comprato direttamente in loco i biglietti, facendo letteralmente ZERO fila, non c’era veramente nessuno, si vede che era infrasettimana, che faceva un caldo assurdo (credo sia stato proprio il picco di temperatura a Milano) e che in tanti l’avevano preso su internet.
Appena entrati mi è subito diventato chiaro che l’Expo è enorme, per cui la giornata piena che ci eravamo proposti di fare non ci sarebbe bastata, ma alla fine per essere lì non volevamo certo fare cose folli: si inizia con il bellissimo Padiglione Zero, che devo dire è interessante e ben fatto, per poi procedere con l’Expo vero e proprio e tutti i suoi padiglioni.
La mappa che vi danno all’ingresso è ben fatta ma c’è talmente tanta roba che uno stupido come me si perde con un nonnulla: diciamo che in generale avremmo fatto una ventina di padiglioni, molti dei quali presentavano delle file non indifferenti all’entrata. Il Padiglione Giapponese, che alla fine abbiamo deciso di saltare a piè pari visto che c’erano 40 minuti di fila e 50 minuti di visita (anche se poi mi hanno detto che meritano).
I padiglioni che mi sono piaciuti di più sono stati quelli dell’Inghilterra in assoluto (lo stupendo alveare che vibra e si illumina con la forza di un alveare vero, che in realtà si trova in Inghilterra), quello della Slovenia che ha avuto la geniale di creare degli adesivi a forma di cuore con cui poi giravano tutti (sLOVEnia, l’unico paese al mondo che ha Love nel nome), quello dell’Austria con il boschetto, quello della Francia da fuori sembra bello ma poi dentro non c’è nulla, molto belli quello del Qatar e degli Emirati Arabi Uniti (per il quale abbiamo fatto una fila di mezzora sotto il sole). Anche il Padiglione Italiano, alla fine, è molto bello, tranne per dei manichini con delle teste di “celebri italiani” che raccontano le loro storie di successo. Paradossalmente, è uno dei padiglioni meno incentrati sul cibo. Thumbs up anche per la Spagna, con una stanza piena di led molto suggestivi.
Ho apprezzato tanto la parte dei Padiglioni dei paesi del Medio Oriente perché non c’era coda e c’erano delle cose buonissime da mangiare e poi erano tutti accoccolati lì, era una situazione molto tranquilla e lontana dal casino; sono persino passato a salutare quelli di San Marino, per capire se si sentivano sanmarinesi o italiani e cosa avevano di tipico. Vi straconsiglio anche di andare a saltellare (ma non troppo!) sulle reti del Padiglione Brasiliano, bellissimo!
Delusione totale invece per il Padiglione degli Stati Uniti (tanto fumo e poco arrosto, proprio come il popolo), l’Irlanda (che dentro non aveva praticamente nulla, se non immagini verdi, capirai..) che appunto vi sconsiglio di visitare.
Parliamo ora delle cose più importanti, ovvero il cibo: non è vero che ad Expo non si possono fare assaggini, noi qualcosa di gratis l’abbiamo sgranocchiata al padiglione di Eataly, a quello Granarolo (mi pareva fosse Granarolo, insomma un’azienda di prodotti caseari) e in quello degli Emirati dove alla fine vi fanno bere del caffè arabo e gustare un dolcetto allo zafferano dal sapore delicato. Per il pranzo abbiamo scelto (anzi, meglio dire ho scelto) il padiglione spagnolo, ho mangiato due tapas (crocchette e calamari) e preso un bicchiere di vino e speso 25 euro. Caro, ma c’è molto di peggio, mi hanno parlato di piatti di pasta al padiglione italiani che costano 16 euro!
Per bere potete andare anche al Padiglione della Coca Cola dove potete crearvi la vostra bevanda personalizzata, a noi è uscira una pessima Vanilla Cherry Coke zuccheratissima e sgasata che poi abbiamo amabilmente versato nei tombini!
La sera io ho assaggiato il Crocoburger, non male un po’ selvaggio ma alla fine dal sapore delicato per non dire scarso, te lo servono con delle patate al forno fredde e con un’ottima bevanda al baobab; per concludere sono passato al padiglione dell’iran dove ho mangiato un buonissimo dolce ai pistacchi e bevuto té allo zafferano. Io adoro i sapori del MedioOriente!
In generale vi consiglio di andare perché è molto bello, divertente e ne vale la pena, e poi è pieno di turisti è un ambiente stimolante e divertente! vi ricordo che il prezzo del biglietto è di ben 39 euri!!
Voi ci siete già stati? Impressioni?