E alla fine il caso dei Coldplay è arrivato anche alle Iene di Italia 1. Ieri sera Matteo Viviani è infatti andato ad indagare in maniera più approfondita sulla polemica nata in rete e finita persino nei tribunali legata al bagarinaggio selvaggio avvenuto subito dopo (o subito prima?) l’apertura delle prevendite del live più atteso del 2017, fissato il prossimo 3 e 4 luglio allo Stadio San Siro di Milano.
Un piccolo riassunto per quelli che non sapessero di cosa sto parlando: lo scorso 7 ottobre sono state aperte le prevendite per il live dei Coldplay ma i biglietti sono finiti in poco meno di venti minuti sul sito di Ticketone, mentre sono risultati subito disponibili sulle cosiddette piattaforme di secondary ticketing, ossia di bagarinaggio, che rivendevano da subito i posti per San Siro a cifre folli.
Il fenomeno è sempre più diffuso (Viagogo è uno dei siti più celebri) ma proprio in funzione dello scandalo Coldplay (un concerto atteso da anni) diverse associazioni, SIAE e Codacons in primis, si sono mosse per arginare il problema alla radice, una volta per tutte: il fatto, almeno stando al servizio de Le Iene, è che a quanto pare alcune società organizzatrici di concerti (non si sa bene chi, forse Live Nation o Vivo Concerti) hanno iniziato ormai da diverso tempo a riservare una parte dei loro biglietti proprio a questi siti fraudolenti che sfruttano la disperazione dei fan per ottenere guadagni spropositati.
In sunto, Viviani intervista una delle dipendenti di queste società di secondary ticketing e successivamente i manager di Live Nation (Roberto De Luca), di Ticketone (Andrea Grancini) e di Barley Arts (in mano a Claudio Trotta, che anni organizza i live di Bruce Springsteen in Italia) dimostrando, documenti alla mano, che sarebbero le stesse aziende organizzatrici degli eventi a contattare i siti in questione, per vendere in prima battuta i biglietti a prezzo di mercato e successivamente prendendosi una percentuale del 90% sui guadagni finali.
La soluzione al problema, secondo molti, sarebbe la vendita (come succede all’estero) di biglietti nominali, che impedirebbero o arginerebbero la rivendita aggressiva di ticket a prezzi esorbitanti. Una cosa, per il momento, sembra abbastanza certa: qualcuno degli intervistati dalle Iene sembra aver mentito spudoratamente. Lascio a voi il beneficio del dubbio. Qui sotto il link al servizio.
Il Servizio delle Iene sul Secondary Ticketing