Ecco come Jovanotti ha commentato il suo ricordo dell’allunaggio trasmesso dalla Rai:
“Il bianco e nero della diretta della Rai con Tito Stagno e Ruggero Orlando è il primo ricordo cosciente della mia vita. Intendiamoci, avevo 3 anni e non sapevo chi fossero e cosa stessi guardando, l’ho scoperto molto dopo, ma ho quel ricordo nell’iride ed è lì stampato da quella sera. Me lo tengo stretto. In quel ricordo ci sono i miei genitori, i miei fratelli, la mia infanzia e tutto il mio futuro. Luna. 20 luglio 1969.”
La luna è una presenza costante nell’opera di Lorenzo e quella notte del 1969 è ben radicata nella sua storia personale come in quella del mondo intero.
“Succede che i fatti storici entrino nella nostra vita segnandola per sempre, e io ogni volta che in questi 50 anni ho rivisto una di quelle immagini ho pensato a lei, alla luna, e a noi, io a tre anni nella stanza con i miei genitori i miei fratelli e una nonna che era venuta a Roma ad aiutare la mia mamma che era appena tornata a casa con mia sorella che era nata. Mi sono innamorato di una donna che è nata in quei giorni, e nella mia musica la luna è la parte che governa le maree interiori, è importante starla a sentire, la voce della luna, come il titolo dell’ultimo film di Fellini, l’astronauta del nostro inconscio.”
Jovanotti, vi ricordo, è impegnato in queste settimane nel clamoroso Jova Beach Party, di cui vi ho parlato qui su Ziomuro Reloaded.
Qui sotto trovate audio e testo di Luna di Lorenzo Jovanotti.
Testo
E guardo il mondo da un oblò
Mi annoio un po’
Passo le notti a camminare
Dentro un metrò
Sembro uscito da un romanzo
Giallo
Ma cambierò, si cambierò
Gettando arance da un balcone
Così non va
Tiro due calci ad un pallone
E poi chissà
Non sono ancora diventato
Matto
Qualcosa farò, ma adesso no
Luna
Luna non mostri solamente la tua parte migliore
Stai benissimo da sola sai cos’è l’amore
E credi solo nelle stelle
Mangi troppe caramelle, Luna
Luna ti ho vista dappertutto anche in fondo al mare
Ma io lo so che dopo un po’ ti stanchi di girare
Restiamo insieme questa notte
Mi hai detto no per troppe volte, Luna
E guardo il mondo da un oblò
Mi annoio un po’
Se sono triste mi travesto
Come Pierrot
Poi salgo sopra i tetti e grido
Al vento
Guarda che anch’io ho fatto a pugni con Dio
Ho mille libri sotto il letto
Non leggo più
Ho mille sogni in un cassetto
Non lo apro più
Parlo da solo e mi confondo
E penso
Che in fondo sì sto bene così
Luna
Luna tu parli solamente a chi è innamorato
Chissà quante canzoni ti hanno già dedicato
Ma io non sono come gli altri
Per te ho progetti più importanti, Luna
Luna non essere arrabbiata dai non fare la scema
Il mondo è piccolo se visto da un’altalena
Sei troppo bella per sbagliare
Solo tu mi sai capire, Luna
E guardo il mondo da un oblò
Mi annoio un po’
A mezzanotte puoi trovarmi
Vicino a un juke-box
Poi sopra i muri scrivo in latino
Evviva le donne, evviva il buon vino
Son pieno di contraddizioni
Che male c’è
Adoro le complicazioni
Fanno per me
Non metterò la testa a posto
Mai
A maggio vedrai che mi sposerai, Luna
Luna non dirmi che a quest’ora tu già devi scappare
In fondo è presto l’alba ancora si deve svegliare
Bussiamo insieme ad ogni porta
Se sembra sciocco cosa importa, Luna
Luna che cosa vuoi che dica non so recitare
Ti posso offrire solo un fiore e poi portarti a ballare
Vedrai saremo un po’ felici
E forse molto più che amici, Luna